A cent’anni dalla scissione

Per costruire il futuro la sinistra deve fare pace con la propria storia

  • Il centenario della nascita del Pci rischia di essere un’occasione sprecata se prevalgono le consuete polemiche sulle scelte del passato e le tendenze fratricide consolidate nella storia della sinistra italiana.
  • È necessario riflettere sul ruolo svolto dai grandi partiti popolari e di massa (Pci compreso) nella costruzione della democrazia e sulle indicazioni che si possono trarre da tali esperienze.
  • Pur con tutti i suoi limiti, il Pci ha contribuito alla costruzione della democrazia italiana, per molti anni l’unico sistema democratico dell’Europa meridionale, e ha costituito parte della classe dirigente, soprattutto a livello locale.

Alcune polemiche scatenate dal centenario della nascita del Partito comunista italiano provocano scoramento. Nonostante anni di ricerche da parte della storiografia e delle scienze sociali, spesso la discussione si riduce a chiedersi se il Pci fosse riformista e quanto lo fosse davvero. Il tutto condito dalle dichiarazioni puntute dei protagonisti delle epoche trascorse, utili soprattutto a rinfocolare quella tendenza fratricida che rappresenta una delle tradizioni più radicate della sinistra i

Per continuare a leggere questo articolo