Cultura

Per strappare Roma dalla decadenza serve un’audacia visionaria

LaPresse
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  • Da poco Roma capitale ha compiuto i suoi primi centocinquant’anni, ma il compleanno non poteva cadere in un momento peggiore, al punto che il presidente della Repubblica nel suo discorso celebrativo ha dovuto sollecitare un «sostegno nazionale» per tirarla un po’ su.
  • In una situazione come questa, si può ben capire che i candidati a succedere della sindaca attuale non siano molti.
  • Se qualcuno si farà avanti prima della scadenza del mandato in giugno, bisogna augurarsi che legga subito il libro che Walter Tocci ha dedicato alla città: Roma come se, una ricca raccolta di analisi, idee e proposte. 

«Cosa intendete fare per Roma?», chiese il grande storico tedesco Theodor Mommsen a Quintino Sella nel 1870, subito dopo la Breccia di Porta Pia. «A Roma non si sta senza propositi cosmopoliti». Cosa ne sia oggi, di quei propositi cosmopoliti, è sotto gli occhi di tutti. A non contare gli effetti della pandemia, da almeno dieci anni la capitale aspetta invano di essere governata. Al penultimo dei suoi sindaci è stata appena confermata una condanna a più di sei anni di carcere per corruzione;

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