- Niente paura di Julian Barnes, pubblicato nel 2008 e ristampato ora, ha a che fare con l’io e la sua perdita. È senz’altro una raccolta di memorie, ma può essere definito anche un vivace cimitero abitato da molti scrittori e pochi parenti.
- Sembra concepito da una mente che già allora pensava al futuro immaginando, con una certa precisione, una società in cui la negazione della mortalità ha preso la piega della nevrosi.
- Barnes appartiene a una generazione che è ancora in grado di ragionare in termini comunitari, così parla apertamente di come il lutto riprogramma le relazioni sociali, allontana alcune persone e ne avvicina altre.
Perché abbiamo smesso di parlare della morte
25 marzo 2022 • 20:24