Cultura

La libertà dell’arte abita sul confine fra sacro e blasfemo

Piss Christ” di Andres Serrano (1987)
Piss Christ” di Andres Serrano (1987)

Dopo oltre trent’anni l’opera “Piss Christ” di Andres Serrano continua a suscitare quella sana inquietudine che invita a indagare più a fondo il suo significato. Il nodo problematico fra artisti e religione non è sciolto

 

  • Quando nel 1987 Andres Serrano ha fotografato un piccolo crocifisso di plastica bianca immerso in un liquido misto di sangue e urina, le polemiche che ne sono scaturite sono state tali e tante da rendere questa fotografia una delle rappresentazioni contemporanee della crocifissione più note al mondo.
  • A rendere complesso il rapporto tra chiesa e artisti concorre innanzi tutto il fatto che prima ancora che aver fede religiosa gli artisti hanno fede nell’Arte.
  • Ogni opera incarna un significato, ma questo significato va decriptato tenendo presente che il simbolo agisce in modo diverso a seconda della formazione culturale e delle esperienze personali. 

Non c’è cristiano che non lo sappia: Cristo è il figlio di Dio fattosi uomo e, in quanto uomo, è fatto di carne, ossa e fluidi corporei. Il suo essersi incarnato è il segnale più profondo dell’amore che ha per l’umanità, con cui può così condividere la condizione naturale. Dalle sue ferite sgorga lo stesso sangue di un comune mortale. Quando nel 1987 Andres Serrano ha dato la sua versione di questo mistero teologico fotografando un piccolo crocifisso di plastica bianca immerso in un liquido

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