Oltre il dibattito

Più che al bene in letteratura guardiamo all’esperienza morale

  • Ma cos’è il “Bene”, in letteratura? Non ero mai riuscita a mettere a fuoco le ragioni per cui l’intera discussione pro e contro l’impegno in letteratura, occasionata dal libro di Walter Siti, Contro l’impegno. Riflessioni sul Bene in letteratura, mi lasciava tanto perplessa.
  • Neanche Vassilij Grossmann, senza la forza e sofferenza del pensiero che vede il mondo come potrebbe essere e non è, sarebbe stato capace di avvincerti così. E soprattutto, di sentire la lama di quel “devi cambiarti la vita” con cui i libri che ricorderemo – pochi – fendono la nostra. 
  • L’intelligenza quando è vera è buona, perché del bene – non fosse che chiarezza, attenzione, esattezza, e pietà – ha bisogno come gli occhi hanno bisogno del sole per vedere.

Ma cos’è il “Bene”, in letteratura? Non ero mai riuscita a mettere a fuoco le ragioni per cui l’intera discussione pro e contro l’impegno in letteratura, occasionata dal libro di Walter Siti, Contro l’impegno. Riflessioni sul Bene in letteratura (Rizzoli), mi lasciava tanto perplessa. Parendomi ovvio, come pare ai più, che si possano scrivere libri “impegnati”, sul fronte etico e quindi anche politico, eppure bellissimi anche come prove d’arte – sul tipo di Se questo è un uomo di Primo Levi. Pe

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