Il film del regista Lanthimos che ha vinto il Leone d’oro a Venezia è tratto da un romanzo Alasdair Gray. Una storia che gioca con i limiti della letteratura e affonda le sue radici nell’horror e nel grottesco
Già in Il sacrificio del cervo sacro il regista greco Yorgos Lanthimos aveva scelto una storia dove i corpi nascondevano segreti inspiegabili, appartenenti a un universo poco rassicurante e dominato da forze occulte. Anche in Povere creature!, Leone d’oro alla Mostra di Venezia, Lanthimos si sofferma su questioni simili, prediligendo ancora i misteri che abitano i corpi e la tensione che segna il confine tra la vita e la morte, tra la medicina e la magia, tra il naturale e il mostruoso. L’ul



