Cara Giulia,

Ho 33 anni e per la prima volta nella mia vita ho una relazione degna di questo nome. Non ero mai stata innamorata prima, ma nell’ultimo anno sono passata da 0 a 100 tutto in una volta.

Fino a poco tempo fa ero convinta di non volere quel tipo di stabilità con un’altra persona, ho sempre vissuto le mie storie con molta disinvoltura e mi andava bene così, un po’ di sesso occasionale e amici con benefici. Ma dopo aver passato la prima quarantena in casa da sola ho realizzato che mi sarebbe piaciuto avere qualcuno con cui svegliarmi la mattina.

Non è stato facile affrontare quel periodo in solitudine.

Poi alla fine dell’estate scorsa ho conosciuto un ragazzo per caso e sono stata travolta. Nel giro di pochi mesi facevamo tutto insieme e durante la seconda chiusura ci siamo ritrovati a convivere. Il nostro rapporto è cresciuto velocemente, anche per via di queste condizioni “obbligate”.

Quasi mi vergogno a dirlo, ma per noi è stato un periodo meraviglioso, abbiamo scoperto una grande sintonia e anche se ora stiamo insieme da meno di un anno, ci sembra di conoscerci da una vita. Solo che di recente, uscendo dall’isolamento in cui siamo stati per gran parte del nostro tempo, comincio a conoscere anche il mondo esterno insieme a lui e c’è una cosa in particolare che mi preoccupa.

Frequentando alcuni dei suoi amici mi sono resa conto che molti di loro hanno idee completamente diverse dalle mie. Alcuni sono no-vax e a volte fanno commenti sessisti, magari un po’ inconsapevoli e goliardici, ma li trovo comunque molto fastidiosi.

Il mio fidanzato non è così, ma non li contraddice mai e il fatto che apprezzi la compagnia di queste persone mi fa sospettare che sia diverso da come lo conosco io. Cosa posso fare?

Francesca

Cara Francesca,

Esiste un pesce degli abissi che quando si accoppia fonde il proprio corpo a quello del partner. A volte questo avviene solo nell’atto sessuale, ma capita anche che restino così per tutta la vita, fusi l’uno nell’altro (in questo caso la femmina ingloba il maschio perché le bestie sono quasi sempre più avanti di noi, ma tra umani succede spesso il contrario). Queste coppie di pesci si spostano insieme, si nutrono insieme, sono fisicamente impossibilitati a portare avanti esistenze separate. Se lui vuole vedere la Champions League, lei starà al suo fianco a farsi spiegare il fuorigioco a ogni singola partita. Se lei decide di rifarsi il guardaroba, lui la seguirà per negozi, senza neanche poter stare seduto su un divanetto con le spalle incurvate come quei maschi tristi facilmente avvistabili in qualsiasi outlet o grande magazzino del mondo.

Visto che sei nuova alla monogamia, la prima cosa che voglio dirti, da monogama recidiva quale sono io, è questa: tu e quell’altro non siete pesci degli abissi, non siete la stessa persona. Quindi, per quanto questo possa sollevare conversazioni spiacevoli con il fidanzato, l’importante è che ti ricordi sempre che sei un individuo con delle idee e delle opinioni e che se un suo amico a cena dice una minchiata hai tutto il diritto di intervenire per segnalare la suddetta minchiata.

Oppure, ancora meglio, puoi scegliere di non frequentare le persone che frequenta lui. La vita è troppo breve per passare il tempo con chi non ci piace, vieppiù se è gente potenzialmente infetta. Poi, sempre perché donna avvisata mezzo salvata, io due domande a lui le farei comunque. Meglio mettere in chiaro le cose fin da subito, finché sei in tempo a cambiare idea, piuttosto che prendere una tranvata più avanti, quando ormai ci sei dentro fino al collo e sei sposata a uno che vaneggia di dittatura sanitaria.

Giulia

Cara Giulia,

Scrivo a te perché la persona con cui vorrei parlare di questa cosa è l’unica con cui non so come affrontare l’argomento. Infatti ho un problema con la mia migliore amica, che più che un’amica è quasi una sorella perché siamo davvero cresciute insieme. Ci conosciamo dalle elementari e abbiamo sempre condiviso ogni cosa, anche adesso che siamo all’università e viviamo in città diverse ci sentiamo sempre. Però purtroppo c’è una cosa che non posso dirle. Non sopporto il suo ragazzo. Ogni volta che li vedo insieme lui mi sembra un tipo negativo e secondo me la influenza. Con lui ha uno stile di vita molto diverso da quello di prima, spendono molti soldi per delle cose inutili, escono poco e lui non ha mai voglia di stare con altre persone. Le rare volte che mi è capitato di andare a cena con loro lui è stato in silenzio per tutto il tempo e poi a un certo punto chiede sempre di andare via, così lei è obbligata a portarlo a casa per non lasciarlo solo. Ho paura che lei si stia accontentando, ma non so proprio come dirglielo.

Veronica

Cara Veronica,

Come dicono a Cambridge: chi si fa i cazzi suoi campa cent’anni. Perdonami la brutalità, ma siccome in passato sono stata da entrambi i lati di questa situazione – fidanzata con uno che non piaceva alle amiche e detrattrice di un moroso altrui – ti dico con assoluta certezza che a verbalizzare i tuoi dubbi non tirerai fuori niente di buono e il rischio di rovinare questa amicizia è elevatissimo: se lei lo lascia ti riterrà responsabile, se restano insieme ti allontanerà. L’unico buon motivo per intervenire in questi casi è se ritieni che lei sia in pericolo.

Lui ha atteggiamenti violenti? Ti sembra che lei subisca una qualche forma di controllo, fisico o psicologico? Se così fosse, sarebbe bene provare ad affrontare il discorso con tutta la delicatezza di cui sei capace, senza giudicare e cercando di capire come sta la tua amica e cosa puoi fare per lei.

Se invece, come sospetto, questo è solo un tipo un po’ stronzo, mettiti il cuore in pace e vai a dormire serena: ci sta lei, mica tu. Ti assicuro poi che crescendo ti troverai sempre meno assillata da questo genere di problema. Io ormai ho a malapena un’opinione sulla mia relazione, figuriamoci se ho le energie per formularne una su quelle degli altri. Abbi pazienza e tieni una bottiglia in fresco per quando si lasceranno.

Giulia

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