Cara Giulia,
questo potrebbe essere l’inizio di una commedia romantica o di una tragedia e non ho ancora capito quale tra questi due sia effettivamente lo scenario in cui mi trovo. Ho recentemente capito di provare qualcosa per la mia migliore amica e sono molto confuso. Nei film sembra sempre che non ci sia niente di meglio che innamorarsi di qualcuno a cui si è già legati da anni, ma allora perché sono paralizzato dalla paura di rovinare tutto?

Siamo praticamente cresciuti insieme, ci conosciamo da quasi 15 anni, e tutti i motivi per cui ho sempre stimato questa persona e per cui ho sempre trovato piacere nel passare tempo con lei, improvvisamente cominciano a sembrarmi le caratteristiche della partner perfetta. Non so cosa sia cambiato, ma solo ora realizzo che la donna ideale è sempre stata di fronte a me. È intelligente, simpatica, attraente e mi conosce meglio di chiunque altro. Quando sono con lei il tempo vola e mi manca ogni minuto che non passiamo insieme. Il problema è che, a giudicare dai ragazzi con cui è stata in questi anni, io non sono per niente il suo tipo. Temo mi voglia bene come un fratello, ma niente di più, e confessando quello che provo per lei rischierei di rovinare tutto quello che abbiamo costruito insieme: una bellissima amicizia. Aiuto.
G.


Caro G.,

ho visto Harry ti presento Sally circa 400 volte, quindi il mio primo istinto sarebbe di consigliarti di correre da lei in una serata speciale e declamarle tutte le cose che ami della sua personalità, per poi baciarla con passione. Ma come hai già capito molto bene – e come io ancora fatico a mettere a fuoco, dopo essermi devastata il cervello fin dalla tenera età con un’overdose di commedie romantiche – la vita, ahimé, non è sceneggiata da Nora Ephron.

Arrivato a questo punto però mi sembri cotto a puntino e non so se tornare indietro – vale a dire reprimere i tuoi sentimenti finché non diventano piccoli piccoli, invisibili ad occhio nudo – sia una scelta possibile per te. Dev’essere molto difficile mantenere sana l’amicizia anche se ogni volta che vi vedete a te fumano le orecchie per la frustrazione.

Vorrei poi dirti che non credo tanto nei “tipi”. Questa ragazza ti vuole bene da 15 anni, direi che, almeno sotto alcuni aspetti, sei più il suo tipo di chiunque altro. Prova a parlargliene, con sobrietà (i grandi gesti funzionano solo nei film). Se va bene, va benissimo. Se va male credo che un’amicizia profonda possa sostenere e sopravvivere anche a un eventuale momento di imbarazzo. Se va malissimo, urla “scherzavo!” e corri via.
Giulia


Cara Giulia,
sono la mamma di una ragazza di 17 anni, con cui ho sempre avuto un bellissimo rapporto. Abbiamo sempre trovato il modo di confrontarci su quasi tutto, di parlare, di ridere insieme. Da qualche tempo però ho la sensazione che mia figlia si stia allontanando da me e che mi tenga dei segreti. Io faccio del mio meglio per non essere invadente, ma vorrei che tornasse a confidarsi come faceva una volta.

Non è che voglia controllarla, ma so anche che la sua è un’età in cui si fanno esperienze nuove e vorrei essere al suo fianco il più possibile, anche per assicurarmi che non faccia sciocchezze o sbagli normali a quest’età. Mi fido di lei, ma non capisco perché il nostro rapporto sia cambiato e questa cosa mi preoccupa. Credi ci sia un modo per riavvicinarmi a lei?
T.


Cara T.,
le femmine adolescenti vanno trattate come cani randagi: evitando movimenti bruschi e lasciando che siano loro ad annusarci per prendere confidenza. Come i cani randagi sono soggette a frequenti sbalzi di umore e necessitano di attenzioni particolari, ma amano riceverle solo in circostanze specifiche e con i loro tempi. Nel giorno sbagliato ringhieranno davanti a un pasto caldo, puzzeranno e piangeranno tutta la notte, come bastardi traumatizzati. È tutto normale. Posso immaginare la sua frustrazione di madre – se penso a quanto sono stata antipatica io con la mia a quell’età mi viene voglia di tornare indietro nel tempo e prendermi a sberle – ma si consoli pensando che non è sola (chissà che non esistano già dei gruppi di sostegno per madri di teenager scazzate) e che non durerà per sempre.

Tina Fey in un’intervista da Jimmy Fallon ha raccontato che avere delle figlie adolescenti è come avere una cotta non corrisposta per un collega: tu pensi a loro molto più di quanto loro pensino a te e mentre timidamente fai delle proposte per la serata (un film tutti insieme? Una cena in famiglia?) loro ti guardano annoiate e disgustate da dietro lo schermo del loro iPhone. Se neanche una delle donne più simpatiche del pianeta riesce ad avere una conversazione con la propria prole, si figuri quanta fatica potete fare voi altre.

Certo che sua figlia ha dei segreti. Certo che farà qualche sbaglio. Ma è giusto così e non c’è niente che lei possa fare per evitarlo. Anzi, qualsiasi suo tentativo in questo senso si rivelerebbe infruttuoso, se non nocivo. Con questo non voglio suggerire che debba sollevare qualsiasi restrizione, anche i cani randagi possono essere addomesticati. Ma se riesce a trovare il giusto equilibrio tra normatività e amicizia – anche detta “la curva di Lorelai Gilmore” – prima o poi tornerà da lei, mansueta.
Giulia

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