Cara Giulia,

sono felicemente sposata con un uomo meraviglioso. Le mie scelte, i miei desideri e i miei sogni per lui sono da sempre importanti quanto i suoi, e mi ha spesso spinto a seguirli, aiutandomi a realizzarli. Tutte e tutti mi dicono quanto sono fortunata ad avere quest’uomo speciale con cui ho condiviso la mia vita negli ultimi 17 anni, lo so benissimo, ma, ed è un ma molto grande, non riesco a lasciare andare il mio passato.

All’università ero ossessionata da un ragazzo di cui mi ero innamorata a prima vista, ma che chiaramente non era interessato a me. Non mi sono mai dichiarata, ma era evidente che gli piacesse un altro tipo di donna. Peraltro era sempre fidanzato.

Per questa persona ho coltivato una passione segreta e travolgente che però non si è mai concretizzata. All’ultimo anno poi ho conosciuto quello che sarebbe diventato mio marito, mi sono innamorata e il resto è storia. Di recente però qualcuno ha aperto un gruppo su Whatsapp per riprendere i contatti tra vecchi compagni di università e per la prima volta dopo anni sono rientrata in contatto con quell’uomo che all’epoca mi toglieva la fame e il sonno. È stato come tornare ad avere vent’anni: ogni volta che vedo il suo nome sullo schermo del cellulare sento le farfalle nello stomaco e tutti i sentimenti che provavo allora sono tornati a galla. Lui non si è mai sposato, a quanto pare. Fatto sta che ora non riesco a smettere di pensare a lui e mi sento in colpa perché la mia vita è perfetta e mi sento un’ingrata nei confronti dell’uomo che mi è sempre stato vicino. Devo confessare questi pensieri a mio marito?

F.

Cara F.,

perché mai dovrebbe confessare? Non è mica un crimine lasciarsi prendere un po’ la mano dal desiderio, e per quanto ne so io non c’è una legge che costringe moglie e marito a condividere ogni singola inezia che passa per la testa. Se la tenga per lei questa cotta, che tanto poi le passa. Per aiutarla in questo senso vorrei farle notare che se quest’uomo irresistibile è single dopo tutti questi anni ci sono poche spiegazioni che possiamo darci: o vuole stare da solo – e in questo caso io ce lo lascerei – o tanto irresistibile poi non è.

Non credo che sia lui nello specifico il problema, quanto quello che per lei rappresenta: una vita alternativa, forse meno perfetta di quella che si è costruita, ma più entusiasmante. Se lo chiede a me, non c’è niente di entusiasmante in uno che non mi vuole e non mi ha mai voluto, ma posso capire che il desiderio non segue quasi mai la ragione (che però è la cosa che ci distingue dai macachi).

C’è una serie molto brutta su Netflix, si chiama Sex/Life, che tira avanti per una decina di puntate esattamente questo suo dissidio tra equilibrio coniugale e desiderio misto a ombre del passato e che, per quanto mi riguarda, giunge a tutte le conclusioni sbagliate, pur avendo buone intenzioni.

Il messaggio voleva essere che una donna non deve sacrificare nessuna parte di sé e può essere madre e costantemente arrapata allo stesso tempo (c’è una scena in cui alla protagonista, mentre allatta la figlia neonata, torna in mente l’ex che le ciucciava i capezzoli, per capirci). Che può anche essere un discorso valido per i macachi, ma nella vita più spesso che no ci tocca fare i conti con il principio di realtà. Che non vuol dire che non abbiamo diritto a qualche fantasia.

Giulia

Cara Giulia,

ho 21 anni e non ho fiducia in me stessa solo quando si tratta del mio aspetto fisico. Sono una persona molto estroversa, faccio amicizia facilmente e sono felice della mia vita all’università, ma non riesco a scrollarmi di dosso la sensazione di essere sempre la ragazza più brutta della stanza. Penso che la parte peggiore sia sapere che questo pensiero è per lo più nella mia testa, ma comunque non riesco a trovare un appiglio per vedermi meglio di così. Detesto farmi fotografare e non posso uscire di casa senza trucco. Odio il mio naso e la forma dei miei occhi, ho le labbra troppo sottili e la pelle irregolare.

Inoltre non ho mai avuto un ragazzo, e anche se so che dirai che sono ancora giovane e c’è ancora tempo e ho tutta la vita davanti, a volte guardo la mia migliore amica, che è bellissima e viene ricoperta dalle attenzioni maschili da quando eravamo alle medie, e sento che io non avrò mai quello che ha lei, quella sicurezza e quella serenità.

Non ho una domanda da porti, avevo solo bisogno di sfogarmi. È difficile parlarne con chi ti conosce e ti vuole bene, perché queste persone mi ripetono che sono bellissima e magari ai loro occhi è vero, ma io non riesco a crederci.

Anonima

Cara Anonima,

hai indovinato, sto proprio per dirti che sei giovane e hai tempo e hai tutta la vita davanti. Ma non solo per i fidanzati – che comunque a un certo punto arriveranno e ti creeranno tutta una nuova gamma di problemi che non dovresti aver fretta di conoscere – ma anche per raggiungere il giusto distacco rispetto la tua immagine nello specchio. Anche quella è una questione di tempo: crescendo – invecchiando – impari a convivere con i tuoi difetti e a metterli da parte, se non ad apprezzarli, anche perché mille altre rotture di coglioni ben più pressanti si guadagnano una parte sempre maggiore del tuo spazio mentale ed emotivo.

Riconosco l’ipocrisia in quello che ti sto scrivendo, e non sono sicura di crederci al 100 per cento. Il rapporto con la propria immagine, vieppiù per una ragazza, vieppiù nel 2021, non è una questioncina da liquidare in poche righe, lo so bene. Io non ho mai avuto particolari insicurezze, eppure all’alba dei 30 anni mi sento spesso bullizzata dalle bone di Instagram e mi scopro per la prima volta in vita mia un po’ troppo consapevole del mio corpo, dei miei pori, dei miei capelli. Non è piacevole. Poi però mi ricordo che essere figa non è il mio lavoro e che tutto sommato la lucentezza della mia chioma o la visibilità dei miei pori non influiscono realmente sul mio benessere quotidiano (tra le due influiscono negativamente sul mio portafoglio). Fai quello che devi fare per sentirti più a tuo agio possibile (dal makeup al chirurgo per quanto mi riguarda vale tutto), ma ricordati anche che a nessuno importa del tuo aspetto fisico quanto importa a te. E prima o poi ti dimenticherai di preoccupartene anche tu.

PS. Le attenzioni maschili possono anche essere una iattura.

Giulia

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