Mai come in questa edizione di Artissima, fiera di arte contemporanea, i temi hanno guardato all’ambiente. Da tre anni FPT Industrial, brand innovativo di motori per il mondo industriale, ha istituito un premio, l’FPT for Sustainable Art, progetto nato con la missione di valorizzare l’impegno nell’ambito della sostenibilità attraverso progetti legati all’arte contemporanea. Quest’anno il premio pone l’accento sul tema della Carbon Neutrality, che per FPT Industrial è focale visto che tutto il gruppo industriale mira a raggiungerla entro il 2040. 

Nell’ambito dell’arte, l’artista premiata è stata Nohemí Pérez, presente ad Artissima con la galleria Mor Charpentier. La sua opera Apuntes para quemas è stata scelta da una giuria internazionale composta da Hélèn Guenin, direttrice del Mamac - Museo d’arte moderna e contemporanea di Nizza, Markus Reymann, direttore del TBA21 Thyssen-Bornemisza Art Contemporary di Vienna organizzazione culturale no-profit che promuove il dialogo e lo scambio interdisciplinare su urgenti questioni ecologiche, e l’artista Gian Maria Tosatti, protagonista del Padiglione Italia alla Biennale Arte di Venezia 2022.

«Abbiamo scelto l’arte perché ci piace pensare che qualcuno, che non ha mai visto un motore industriale, ci conosca per l’impegno che portiamo avanti sui prodotti e sui processi in un contesto apparentemente decontestualizzato», afferma Carlo Moroni, Head of Communication di FPT Industrial.

Siete arrivati già al terzo anno. Com’è nata l’idea?
«Non volevamo raccontare solo il nostro brand, ma anche i prodotti e i processi di produzione. Ci piaceva l’idea di dialogare con gli artisti per rendere noto il grandissimo lavoro che facciamo nell’ambito della sostenibilità. Con Artissima abbiamo istituito un premio, che quest’anno è alla terza edizione, dove ogni volta abbiamo cercato di valorizzare, attraverso l’arte, un nostro impegno. Quest’anno abbiamo aggiunto l’ulteriore tassello della Carbon Neutrality. Il lavoro di Nohemí Pérez, infatti, ben interpreta il pensiero con cui quest’anno si sviluppa il premio».

Perché Nohemí Pérez e non altri?
Risponde Egle Panzella, Sustainability Manager di FPT Industrial: «Perché per noi non contano solo i prodotti, ma anche i processi che devono essere sostenibili. Abbiamo appena inaugurato uno stabilimento a Torino, il primo del gruppo ad essere carbon neutral, dove la CO2 viene totalmente compensata».

Che cos’è che non sappiamo e che sarebbe interessante scoprire?
Risponde Carlo Moroni, Head of Communication di FPT Industrial. «Tutti conoscono e parlano delle auto elettriche, ma c’è un mondo che opera anche nella mobilità industriale, mi riferisco al trasporto di merci e persone. Anche questo mondo può contribuire in modo significativo al processo di transizione energetica, e attraverso il nostro impegno su prodotti e processi vogliamo continuare ad essere attori di questo cambiamento, pionieri in alcuni ambiti».

E l’arte ci salverà?
«Riuscire a rendere i motori ecosostenibili e a zero emissioni è una grande sfida. I processi per raggiungere l’obiettivo li paragonerei a una forma d’arte, quindi sì, ci salverà».

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