A partire dal 1950, le ristampe di 1984 vennero funestate da un refuso quasi insignificante a prima vista. L’errore capitava in un momento talmente chiave da metterne in dubbio il messaggio che l’autore voleva trasmettere.
Ormai rieducato, Winston Smith ha lasciato il ministero dell’Amore per tornare alla vita di un tempo. Ormai nega senza problemi che due più due fa quattro, è anche giunto a credere nel profondo che il risultato corretto sia davvero cinque.
Nelle ristampe mandate in libreria da Secker & Warburg, il cinque saltò. Del resto, per noi poveri mortali è più facile credere a un briciolo di luce che non al buio assoluto.
A partire dal 1950, per ben trentasette anni, le ristampe di 1984 vennero funestate da un refuso in sé minimo, quasi insignificante a prima vista. L’errore, in tutto e per tutto casuale e involontario, capitava nel finale del romanzo, in un momento talmente chiave da metterne in dubbio il messaggio che l’autore voleva trasmettere. Tutti noi sappiamo che il libro si chiude con torture indicibili. Possiamo non avere mai letto il libro. Possiamo non ricordare che il nome del torturato, il prota



