Cultura

Quella purezza nell’anima dell’”altro” Andrea Pazienza

Nella foto: Andrea Pazienza (Wikipedia-pubblico dominio)
Nella foto: Andrea Pazienza (Wikipedia-pubblico dominio)

  • Tornando a San Severo nel periodo natalizio ed entrando in casa, tra le prime cose sulle quali si ferma il mio sguardo c’è sempre qualche quadro o stampa di Andrea Pazienza. 
  • Una cosa che Andrea sapeva fare benissimo era l’accostamento ardito, un mettere insieme elementi diversi ed eterogenei, i quali – grazie al potere dell’intuizione – riescono a stare in piedi perfettamente e creano qualcosa di nuovo.

  • Forse è qui l’arte di Pazienza, forse per tale ragione è chiamato «genio», per questa sintesi mirabile di romanzo e scherzo, fumetto e feuilleton, epilessia linguistica e shock lirico-narrativo.

Tornando a San Severo nel periodo natalizio ed entrando in casa, tra le prime cose sulle quali si ferma il mio sguardo c’è sempre qualche quadro o stampa di Andrea Pazienza. La nostra casa mi sembra abitata da lui, affollata dalle sue moltitudini, sin da tempo immemore. Una presenza silenziosa, discreta. Ad esempio, una fotografia che lo ritrae con gli occhi abbassati, sul punto di fare un tiro di sigaretta. O il profilo del cavaliere su quel cavallo magnifico – striato e muscoloso – e in lontan

Per continuare a leggere questo articolo