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Lo scrittore ricevette una telefonata da parte del critico. I due si conoscevano da qualche decennio come possono conoscersi uno che di mestiere fa lo scrittore e uno che di mestiere fa il critico: come il topo e il gatto.
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Lì per lì lo scrittore non diede peso alle parole che il critico aveva pronunciato prima di salutarlo, pensando che tra poco la recensione sarebbe uscita, e che il suo romanzo era stato sottoposto a un’analisi accurata.
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Tuttavia, a mano a mano che passavano i minuti, quella «piccola riserva» cui il critico aveva accennato cominciò a diventare la parte più importante dell’intera telefonata.
Come gatto e topo intrappolati nella gabbia di una recensione
21 dicembre 2021 • 10:07