Uno degli autori più innovativi dissacra l’icona rumena con l’uso di riprese dPhone e l’intelligenza artificiale. «La commedia offre una prospettiva più lucida sul nostro presente. I social sono tossici, ma lì c’è la gente reale esclusa dal cinema. Credo nel dialogo e nel mix tra alto e basso»
Decisamente è tempo di vampiri sul grande schermo, dopo il poco riuscito Nosferatu di Robert Eggers e il comico involontario del granguignolesco Dracula di Luc Besson, è la volta di un Vlad l’impalatore made in Transilvania. Radu Jude, uno degli autori più innovativi e interessanti del cinema mondiale, dissacra allegramente l’icona rumena per tre ore con l’uso di riprese iPhone e dell’agognata intelligenza artificiale. Fiumi di sangue, falli che sodomizzano persino un prete, storie d’amore da te



