L’intervista all’autrice

Realismo Patriarcale, Micciché: «Rigettare il “si è sempre fatto così”»

epa11836501 A participant holds a placard reading 'My favorite season is the fall of the patriarchy' at the 'Flinta March' in Berlin, Germany, 19 January 2025. The march is organized in response to the threat to the rights of women, intersex, non-binary, trans, and agender people. EPA/CLEMENS BILAN
epa11836501 A participant holds a placard reading 'My favorite season is the fall of the patriarchy' at the 'Flinta March' in Berlin, Germany, 19 January 2025. The march is organized in response to the threat to the rights of women, intersex, non-binary, trans, and agender people. EPA/CLEMENS BILAN

Secondo l’attivista transfemminista «la suddivisione in due generi binari è un prodotto di sistema». Un sistema che si basa anche sulla narrazione «del successo»

«La percezione che le cose siano esattamente come devono essere, o peggio, che non possano essere in alcun modo cambiate, è la prima fondamentale illusione che il sistema ci impone. Quella che, all’atto pratico, ci impedisce di metterlo davvero in discussione». Martina Miccichè risponde con la consueta chiarezza alle domande sul suo ultimo libro Realismo Patriarcale, edito da Meltemi. Attivista transfemminista intersezionale, scrittrice, scienziata politica, nel suo saggio precedente Femminismo

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