L’intervista a Muti e le barriere tra generazioni

Nell’età delle chiacchiere c’è sempre meno spazio per cose come la musica

LaPresse
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  • Qualche giorno fa Riccardo Muti ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. Le sue parole sono state molto discusse e hanno infastidito alcuni. Questa reazione mi ha colpito.

  • Ultimamente c’è molta enfasi sulle generazioni. Le generazioni sono etichette e le etichette facilitano l’assunzione di identità e di punti di vista riconoscibili.

  • L’intervista a Muti non è, a mio avviso, il lamento di un uomo di una certa età ormai fuori dal mondo, che rifiuta lo smartphone e che si accartoccia parlando – incalzato – di #MeToo. È piuttosto l’intervista a un musicista, che in quanto tale oggi si trova in difficoltà.

Qualche giorno fa Riccardo Muti ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. Le sue parole sono state molto discusse e hanno infastidito alcuni, che hanno assimilato l’intervista al lamento di un ottantenne incapace di adattarsi ai tempi. Questa reazione mi ha colpito. Ultimamente c’è molta enfasi sulle generazioni, si sa. Le generazioni sono etichette e le etichette facilitano l’assunzione di identità e di punti di vista riconoscibili, in un’epoca in cui la riconoscibilità permette a

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