«Se la ‘ndrangheta rende la Calabria un inferno, come fanno i calabresi a viverci?», si è chiesta Anna Sergi. Per rispondere la criminologa ha scritto un libro originalissimo, che parte dal suo sguardo intimo e personale
Una montagna immensa, antica, che tutto vede e tutto sa, che incorpora amore, sofferenza e crudeltà. Una montagna muta ma piena di gole e di boschi, dove regna un silenzio squarciato solo dalle litanie ancestrali delle donne, dalle voci assordanti dei torrenti e dal rumore mortifero della ‘ndrangheta. Una montagna insanguinata ma che per la piccola Anna è più di un’amica; è un luogo magico e senza tempo che le regala frutti preziosi come le more e la solitudine. La montagna è l’Aspromonte, il ma



