È Gianrico Carofiglio l’autore della settimana. Che fa il vuoto e si prende la cima della classifica. In fuga solitaria, staccando tutti come in un tappone dolomitico. Era previsto. Carofiglio è uno scrittore di bestseller amatissimo dai suoi lettori. Per i suoi romanzi: dove l’implacabile costruzione dell’intreccio scandaglia i fondali dell’animo umano mentre ci interroga sulla incerta ragione che sta tra verità, legge e giustizia. Per la sua saggistica civile: Carofiglio sa che le parole giuste sono importanti, così come la passione per le storie ben raccontate, per le belle idee, per la buona politica.

Il libro primo in classifica è Rancore, da Einaudi stile libero. È il suo secondo lavoro dedicato a Penelope Spada. Un debito da saldare con i lettori lasciati in sospeso dal primo. Perché Penelope Spada ha dovuto lasciare la magistratura?

Un nuovo modo di fare podcast

Penelope c’est moi, si può ben dire: perché l’ultimo dei personaggi inventati dall’ex magistrato è un’ex magistrata. Nata nel 2021 dentro la collana regina del genere, “Il giallo Mondadori”. Dopo Guido Guerrieri e Pietro Fenoglio, Carofiglio sperimenta un io narrante femminile per disegnare un personaggio magnifico: epico e dolente. Penelope è una donna dura e determinata, anche se fragile nel profondo. Contraddittoria. Danneggiata. E non sappiamo perché.

«Corrisponde al tipo di donne che mi incuriosiscono nella vita. Quelle che combinano nel loro comportamento e nella loro essenza connotati tradizionalmente sia femminili sia maschili». La sua cifra è l’eccesso. C’è un grumo irrisolto, doloroso, in quello che le è successo. C’è rancore. Cibo, sport, fumo e alcol sono comportamenti compulsivi, come il sesso predatorio. C’è un problema di senso nella sua vita.
Carofiglio è un autore di best seller, ma è un battistrada. Uno sperimentatore. Di linguaggi, di codici, di nuovi media. Uno scrittore curioso di esplorare le possibilità espressive del racconto e quelle comunicative delle parole dentro le nuove tecnologie. Dal primo romanzo, La disciplina di Penelope, Chora Media ha prodotto un podcast, che è la prima opera di fiction sonora per Rai Radio Uno, reinventando il canone del radiodramma. Un inedito paesaggio sonoro per una nuova frontiera del racconto.  Sei puntate in onda dal 29 marzo, ascoltabili su Rai Play Sound. Una produzione mai fatta prima in Italia: con più di dieci attori, con tecnologie di registrazione bineurali per dare un’esperienza d’ascolto totalmente immersiva utilizzando dei microfoni speciali, usati come telecamere che restituiscono il punto di vista dell’ascoltatore. Suoni, rumori e un’attenzione maniacale alle sfumature acustiche per dare voce a Milano, a Rozzano, dove avviene il delitto, ai rumori di ogni giorno che diventano sound. Un vero kolossal che inaugura un nuovo modo di fare podcast in Italia. Per la prima volta, oggi su Radio Uno, il podcast va in radio, presentato da Carofiglio, e non viceversa la radio in podcast.

Rancore

Nel nuovo romanzo, Rancore, un barone universitario ricco e potente muore all’improvviso; cause naturali, certifica il medico. La figlia però non ci crede e si rivolge a Penelope Spada, ex pm con un mistero alle spalle e un presente di quieta disperazione. L’indagine, che sulle prime appare senza prospettive, diventa una drammatica resa dei conti con il passato, un appuntamento col destino e con l’inattesa possibilità di cambiarlo. Nelle pieghe di una narrazione tesa fino all’ultima pagina, Gianrico Carofiglio ci consegna un’avventura umana che va ben oltre gli stilemi del genere.

E ci interroga.

«Cosa vogliono le vittime dei reati? Le persone ingiuriate dal crimine, quelle che hanno perso i propri cari o la propria dignità? La punizione dei colpevoli? Certo, anche questo. Ma la punizione – la vendetta più o meno regolata dalle leggi – è in gran parte un’illusione ottica. Ciò che le vittime vogliono davvero è la verità. L’unica cosa che nel lungo periodo è capace di guarire le ferite, di placare il dolore».

Un’investigazione su un delitto e nei meandri della coscienza. Un romanzo sulla colpa e sulla redenzione.                         

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