È Il fabbricante di lacrime di Erin Doom, Magazzini Salani, pubblicato nel maggio del 2021, il libro che venduto più copie in Italia nel 2022. 400mila copie ottenute grazie al passaparola digitale veicolato dall’algoritmo di TikTok, il social cinese di entertainment che diffonde video che parlano di libri, BookTok. TikTok è la neotelevisione frequentata anche dagli adulti, non certo solo dagli adolescenti.

La classifica dell’anno…

Erin Doom è il nome di piuma di una trentenne emiliana che si è fatta ritrarre solo di spalle senza svelare la propria identità. È l’Elena Ferrante del romanzo per giovani adulti. Ha scritto un melò dickensiano ambientato in un orfanatrofio che racconta di un misterioso artigiano dagli occhi chiari come il vetro, colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce che abitano il cuore degli uomini. La sua scrittura ipnotica attraversa tutti i cliché sentimentali e strappalacrime della narrativa young adult. E così sia. Perché oltre queste quote di vendita vertiginose, troviamo soltanto La canzone di Achille di Madeline Miller, Marsilio, che racconta l’amore tra Patroclo e Achille, e che è stato il primo caso mondiale di diffusione di un libro attraverso BookTok.

Le alte vendite dei romanzi di Gianrico Carofiglio, Antonio Manzini e dello svizzero Joël Dicker testimoniano invece la passione degli italiani per gialli e thriller, certamente il genere più letto. Assieme ai romanzi d’amore.

...e quella della settimana

La classifica di Natale vede invece confermato il primo posto di La casa delle luci di Donato Carrisi, Longanesi, avviato con passo deciso verso le 100mila col suo thriller psicologico attorno a enigmi oscuri.

Al secondo poto si piazza Alberto Angela con Nerone. La rinascita di Roma e il tramonto di un imperatore, Harper Collins, il racconto di cosa successe dopo il Grande Incendio di Roma del 64 d.c. Il giorno dopo Roma offre uno spettacolo di desolazione e distruzione. Molti hanno perso tutto. E guardano all’imperatore per ripartire, aspettano la sua guida. Ma lui non è né un conquistatore di terre come Cesare, né un costruttore di imperi come Augusto. Dalle ceneri di Roma, Nerone emergerà piuttosto come il Joker della Storia. Intrecciando fonti storiche, dati archeologici e studi moderni, Alberto Angela gioca anche di controfattuali.

Se quella notte del 18 luglio del 64 d.C. non fosse caduta una lucerna accesa in un magazzino sotto le arcate del Circo Massimo, cosa ci sarebbe scritto oggi sui libri di storia? Senza la conseguente crocifissione di san Pietro, quale sarebbe stato il percorso del cristianesimo? Nella Roma odierna ci sarebbero il Colosseo e tutti i meravigliosi monumenti che ancora oggi possiamo visitare? All’interno del volume una bella illustrazione realizzata da Milo Manara, che disegna Nerone seguendo le parole di Alberto Angela.

La top ten 

In top ten anche due libri da non perdere, tra i miei preferiti, Tasmania di Paolo Giordano, da Einaudi, che orchestrando fiction, non fiction e autofiction ha inventato la migliore scrittura romanzesca sulla scena. È un romanzo sul futuro. Quello che temiamo e desideriamo, quello che non avremo, che possiamo cambiare, che stiamo costruendo. La paura e la sorpresa di perdere il controllo sono il sentimento del nostro tempo, e Paolo Giordano ha trovato la voce per raccontarle. Ci ritroviamo tutti in questo romanzo sensibile e contemporaneo. Perché ognuno cerca la sua Tasmania: un luogo in cui, semplicemente, sia possibile salvarsi.

E il nuovo lungo reportage a fumetti, 208 pagine, di quel genio di Zerocalcare. Perché nella primavera del 2021 Zerocalcare si reca in Iraq, per far visita alla comunità ezida di Shengal, minacciata dalle tensioni internazionali e protetta dalle milizie curde, e documentarne le condizioni di vita e la lotta. Titolo difficile, No Sleep Till Shengal, da Bao.

Asor Rosa

È morto a 89 anni Alberto Asor Rosa, professore palindromo, critico militante, uomo politico, direttore della gigantesca Letteratura italiana Einaudi, autore di un celeberrimo Scrittori e popolo, edito da Samonà e Savelli, lo dico per i boomer, che come me lo hanno studiato da giovani. Personalità novecentesca. È un mondo intero che se ne va.

© Riproduzione riservata