Cara Giulia,

ho 37 anni e non ho mai voluto figli. Non è facile per me scrivere questa lettera, ma spero che possa aiutare altre donne a sentirsi meno sole di come mi sono sentita io. Vorrei quindi condividere la mia esperienza. 

Sono stata fidanzata per sei anni con un uomo che ho amato molto, ma con cui è finita quando ci siamo resi conto che desideravamo cose diverse. Lui voleva dei figli e io, come ho già detto, ho sempre saputo che non volevo essere madre. Sicuramente potevamo chiarirlo prima, ma eravamo giovani quando ci siamo conosciuti e di certe cose si fa sempre fatica a parlare. A un certo punto, con gli anni che passavano, ci siamo trovati ad affrontare il discorso. Le persone nella mia vita mi dicevano che per amore avrei dovuto cambiare le mie priorità, e forse a lui dicevano la stessa cosa, ma io non sapevo come spiegare che mettere al mondo un bambino o una bambina non è una cosa che si può fare controvoglia. Io amavo molto il mio compagno, ma alla fine ci siamo lasciati perché non avremmo mai potuto essere davvero felici. È stato difficile e doloroso, mi sono sentita sbagliata per anni e solo adesso comincio ad accettarmi e ad accettare la mia scelta. Ma sono certa che ne varrà la pena, perché a un certo punto, guardandomi indietro, saprò di aver avuto la vita che desideravo per me stessa, anche contro le opinioni di tutti. 

F.


Cara F.,

grazie per avermi dato la possibilità di condividere la tua storia. Non c’è nessuna domanda nella tua lettera, le risposte te le sei già data da sole e credo proprio che tu sia giunta alle conclusioni corrette. Non è da tutti trovare la forza di rinunciare all’amore di un’altra persona per non dover sacrificare l’amor proprio, in una società in cui la coppia sembra ancora essere l’unica unità di misura, non solo per ordinare la paella al ristorante. Tu sei in quella piccola percentuale, che penso sia la stessa dei miliardari della Terra, e spero che sempre di più sarai in grado di apprezzare questa consapevolezza: ce l’hai fatta, sei un esempio e vivrai senza rimpianti. O magari alcuni rimpianti li avrai, ma sospetto che nessun rimpianto sia più grande di quello di chi è diventato genitore malvolentieri (questo in realtà non so se è vero, penso che fare figli per accontentare qualcuno sia una ragione come un’altra per riprodursi, ma non è di certo in cima alla lista di quelle migliori). 

Quindi goditi la pelle tonica, il silenzio, i film di notte, le vacanze, i gin tonic e quel pizzicore dietro la nuca di quando sai di aver fatto la cosa giusta. Ti sei guadagnata tutte queste cose.

Giulia

Cara Giulia,

da quando mi sono sposata la mia vita è cambiata e ho l’impressione che le mie amiche fatichino ad accettarlo. Si lamentano del fatto che non sono più a disposizione per gli aperitivi o che non esco più solo con loro, ma ora nella mia vita c’è una persona in più e le dinamiche sono inevitabilmente diverse dalle loro. Ho altre responsabilità, non posso far finta che sia tutto come prima, quando non rendevo conto a nessuno se non a me stessa. Anche loro sono tutte fidanzate, non capisco perché questo risentimento nei miei confronti. Lo trovo ingiusto. Sbaglio?

S.


Cara S.,

io non lo so se sbagli, dipende quanto insopportabili sono le tue amiche quando ti fanno queste recriminazioni e quanto insopportabile sei tu da quando hai questa nuova vita (e dipende anche da quanto hanno speso per il tuo matrimonio e da quanto hai speso tu), ma una cosa generale sul matrimonio vorrei dirla: non è che se hai firmato due carte e hai fatto una festa sei più sposata della tua amica che convive da cent’anni col fidanzato con cui ha scelto di vivere nel peccato. Non so se è questo il tuo caso, però smettiamola di pensare che sposarsi cambi radicalmente la qualità di un rapporto di coppia. La cambia a livello pratico sul lungo periodo, ma mi immagino che la reversibilità della pensione non sia tra i tuoi primi pensieri adesso. 

Di che responsabilità parli? Devi massaggiare i piedi a tuo marito? C’era scritto nel contratto? Credo che in un matrimonio sensato ci sia spazio per gli amici, le amiche e per fare cose da soli (e anche per massaggiare i piedi a tuo marito, se è questo che desideri), questo è quello che mi auguro nel 2023. Magari poi tu ti sei stufata di andare in giro per aperitivi, e non c’è niente di male, però allora forse vanno chiariti meglio i rapporti, perché sennò sembri Brendan Gleeson in Gli spiriti dell’isola, di cui ti consiglio la visione al cinema (perché è un bel film, non perché tu possa seguire il modello di Brendan Gleeson, che è francamente discutibile).

Giulia 

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