- L’ultimo romanzo di Salman Rushdie, La città della vittoria, Mondadori, si apre con una donna che, a passo sicuro, si getta in un rogo.
- Ci sono storie, come quella dello scrittore indiano perseguitato da una fatwa, che iniziano col fuoco e storie che finiscono in fiamme.
- A luglio dell’anno scorso Rushdie aveva terminato la scrittura del suo romanzo. Un mese dopo un attentatore ha rischiato di ucciderlo e nell’attacco lo scrittore ha perso un occhio.
Ci sono storie che iniziano col fuoco e storie che finiscono in fiamme. Quella contenuta nel nuovo romanzo di Salman Rushdie si apre con una donna che, a passo sicuro, si getta in un rogo. Nel luglio del 2022 Rushdie aveva già avuto a che fare col fuoco per oltre trentatré anni e si era abituato alla cocente sensazione di trovarsi costantemente a un passo dalle fiamme. Ma non aveva mai smesso di giocarci o, più prosaicamente, di scherzarci. «Spero che nessuno si offenda» era la formula standa



