Somala, velocista, era stata alle Olimpiadi di Pechino, eliminata in batteria ma applaudita dal pubblico. Voleva tornare ai Giochi, morì durante una traversata in barca dall’Italia verso la Libia. La sua storia è nel libro di Catozzella, diventato film per la regia di Yasmine Samdereli
Samia Yusuf Omar ci ha insegnato che chi muore nel Mediterraneo cercando un’altra vita per scappare da guerra, fame e violenze non è un numero, ma un essere umano. E come tale pensa, vive, sogna. Per esempio di tornare a gareggiare alle Olimpiadi, a Pechino, dove lei era stata già una volta, eliminata in batteria sui 200 metri con il tempo di 32 secondi e 16 centesimi, molto indietro rispetto a tutte le altre ma applaudita dal pubblico del Bird’s Nest, il famoso stadio olimpico a forma di nido d



