«Questo amore appena nato è già finito. E forse non è neanche mai nato, ad essere sincere, in questo festival decisamente sottotono che ci ha fatto dire l’impensabile: ci è mancato Amadeus».

L’ultima serata del festival lo abbiamo seguito con i commenti e i premi (ironici) assegnati da Alice Valeria Oliveri e Giulia Pilotti, fino a dopo le due di notte e alla vittoria di Olly.

PUNTI CHIAVE

02:04

LA FINE

01:14

Sarah Toscano

01:13

Rkomi

02:04

LA FINE

Sanremo 2025 si chiude così con una inaspettata sorpresa, almeno per chi scrive: la bellezza vince sui ricatti morali, il rugby si conferma uno sport straordinario, il mullet vince sui ricci e sulle lentine. Adesso auguriamo a Olly di conquistare l’Eurovision a suon di bicipiti e canottiere, sicuramente non tradiremo le aspettative europee sulla consueta dose di bonazzi da esportare nella competizione.

In ogni caso, l’ordine è ristabilito, il podio è solo maschile, la noia di Angelina era solo una profezia, che a questo punto chiameremo Cassandra. Speriamo solo che Lucio Corsi e Topo Gigio facciano presto pace, e che Carlo Conti almeno stasera si conceda qualche minuto di relax.

Premio puntualità a questa edizione del festival.

01:14

Sarah Toscano

Mi domando se non sia non dico strano, ma quantomeno curioso che a cantare una canzone che si intitola Amarcord sia una ragazza che ha a malapena i ricordi di tre giorni fa, ossia la data in cui è nata. I suoi look Pucci comunque sono stati tra i più audaci, così come la canzone, che più che strizzare l’occhio all’estate e agli autoscontri punta dritta all’Eurovision. Ma ve lo ricordate l’Eurovision? Che risate ci faremo quando ci sarà Cristicchi che piange commosso in mezzo alle drag queen estoni e ai twink svizzeri.

Premio Dolce Vita

(Alice)

01:13

Rkomi

ANSA

Staright outta Calvairate, Rkomi, proprio come due edizioni fa, finirà nel mio Spotify wrapped 2025. Si presenta con un cappotto da Napoleone etero e lì per lì mi sembra che lo stia indossando a pelle, ma poi se lo toglie e sotto rivela una camicia così aperta che forse stasera lo chiamano per riformare la Banda della Magliana anche se è di Milano. Anche stasera si porta sul palco una vecchia per conquistare mia nonna, che dice che ha la faccia da prete. Penso sia un complimento.

Premio Button Down

(Giulia)

01:03

Gaia

Clara si fa la frangia, Gaia si decolora le sopracciglia: care ragazze senza cognome, non è mia intenzione fare polemica, ma non avete un consulente, un amico, un vicino di camerino che bestemmia contro Topo Gigio che vi dica che non si cambia mai look per la finale, proprio un attimo dopo che Tutta l’Italia, come canta Gabri, ha scolpito la vostra immagine in testa? Non avete imparato nulla dal caschetto della Carrà? Dai ricci della Vanoni?

Anche perché in questo marasma di canzoni che sembrano un po’ tutte la stessa melodia partorita da un mostro fatto di Tribale di Elodie, Tango di Tananai e Sinceramente di Annalisa – sarà perché sono sempre gli stessi quattro autori a scrivere le sorti del mercato musicale italiano? –, distinguersi non è proprio facilissimo.

Premio Coraggio che diventa Incoscienza

(Alice)

00:51

Massimo Ranieri

ANSA

Sempre bravissimo Pier Paolo Pasolini, ma quell’occhio l’abbiamo fatto vedere a qualcuno? Sembra me ad Amsterdam molti anni fa.

Premio Iridina Due

(Giulia)

00:45

Joan Thiele

ANSA

Se Alba Parietti è la coscia lunga della sinistra, Joan Thiele è la coscia lunga delle enoteche con i vini naturali di Milano. Il suo tremolo continua a essere a mio avviso la cosa più interessante di questo festival, e se la prima impressione dice Shivaree la terza dice Nancy Sinatra, my baby shot me down.

Premio Pedalino Boss

(Alice)

00:42

Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento

Questi quattro signori senza onomastico cantano l’unica canzone che non mi vergognerei di ascoltare in pubblico, e se all’inizio li avevo completamente ignorati – la prima sera sono andata a letto molte ore prima che si esibissero – ora li vorrei vedere trionfare. Non succederà ovviamente, nemmeno stasera che hanno sostituito il look da tardo-maranza sfoggiato di solito con queste cinquanta sfumature di maròn molto più assimilabili dal grande pubblico.

Premio Skims

(Giulia)

00:27

Fedez

ANSA

Nel rispetto della situazione oftalmologica disastrosa di Massimo Ranieri, Fedez stasera ha rinunciato alle lentine nere che gli fanno gli occhietti da criceto, o almeno questa è la favola che mi sono voluta raccontare. Stasera il look è da becchino che scrive i copy per Taffo o in alternativa per gli appassionati della grande serialità da Chris Moltisanti a un qualsiasi funerale, insomma sempre una grande gioia. La canzone invece, a mio avviso, è talmente cacofonica che risveglierebbe i defunti. Gli avrei voluto assegnare il premio Codacons ma alla fine Tony Effe gli ha pure fregato la denuncia, manco la soddisfazione della medaglia da piccola canaglia al petto.

Premio Collirio

(Alice)

00:19

Irama

ANSA

Sono tre anni che a un certo punto mi ritrovo a commentare Irama e quella che sono abbastanza sicura sia la stessa canzone in ogni edizione di festival. È ufficiale: ho esaurito le opinioni su di lui, se mai ne ho avute. Però ci avviciniamo al carnevale e lui giustamente viene vestito da Napoleone omosessuale.

Premio Waterloo

00:13

Lucio Corsi

ANSA

Mi giunge voce che Lucio Corsi abbia sbroccato con Conti dietro le quinte dopo la cover con Topo Gigio, il che mi sembra un elemento sufficiente per decretare il vincitore morale di questa edizione. Se poi a queste voci di corridoio aggiungi anche che si parla di presunte bestemmie pronunciate dal menestrello di Vetulonia nell'impeto della sua ira, la storia diventa un film scritto a sei mani tra Bellocchio, Rohrwacher e Castellitto figlio.

Premio Silvano dei Cugini di Campagna

(Alice)

00:09

Elodie

ANSA

Cosa ne pensa l’ufficio legale della Rai di questa scelta di fare presentare a Edoardo Bove, uno che è sopravvissuto a un infarto, proprio Elodie, che ogni sera miete un paio vittime in tutto il paese? Io, che da mesi non mi vedo più i piedi, la guardo scendere le scale e ho voglia di prendere a calci il televisore. Per fortuna sono zavorrata dalle mie caviglie gonfie.

Premio Angina Pectoris

(Giulia)

23:46

Simone Cristicchi

ANSA

Dopo il primo voto impietoso che ho dato a Cristicchi – che ribatezzerei Democristicchi – una sconosciuta mi ha scritto in privato per dirmi che sono arida. Ho riflettutto molto su questa parola e mi sono resa conto del fatto che forse, se qualcuno prestasse un balsamo al gentiluomo che voleva cantare come Biagio Antonacci, il mio livore nei suoi confronti diminuirebbe.

Non siamo poi così diversi io e te, Simone; io arida di sentimenti, tu arido di ricci. Vogliamo trovarci a metà strada, magari con un impacco di burro di cocco che leva via il crespo e un po’ di retorica? Io prometto di mangiarmi un’emozione, come dicono dalle parti di Stash Fiordispino.

Premio Sunsilk

(Alice)

23:42

Planet Funk

Io vorrei essere stata nella riunione in cui qualcuno ha alzato la mano per dire: chiamiamo i Planet Funk a cantare sulla Costa Toscana. Come gli è venuto in mente? Dove li hanno trovati? Cosa avranno pensato loro quando hanno ricevuto quella telefonata dopo vent'anni che nessuno se li filava nemmeno di striscio? La comunicazione li ha raggiunti sui loro posti di lavoro 9-18? O li davano via a pochi euro con i punti dell'Esselunga?

Premio Fidaty

(Giulia)

23:37

Giorgia

ANSA

Che sto per diventare madre forse si capisce da quanto mi piace questo pezzo di Giorgia. Se ci fosse una giustizia e una coerenza con lo spirito del festival della fottuta canzone italiana, vincerebbe lei. In ogni caso la canterò vergognandomi per un paio di settimane e poi me la scorderò, per vederla ricomparire nel mio Spotify Wrapped fra otto mesi.

Premio Piangere in doccia

(Giorgia)

23:25

Coma_Cose

ANSA

Sul treno che mi portava da Roma a Milano mi hanno dato un cioccolatino a forma di cuore per il giorno di San Valentino e io subito ho pensato che fosse una simpatica trovata di marketing a cui si prestano oggi i cantanti succubi dell’algoritmo, nello specifico i due innamoratissimi e sempre coordinati come abat-jour da albergo a tre stelle Coma_Cose.

Dunque, poiché mi sento intrisa di cultura del dubbio, è da ieri che mi domando se quello di portare un brano che allude a una forma di miocardio e la concomitanza con la festa degli innamorati sia una coincidenza o una trovata che definire paracula sarebbe un eufemismo.

Visto che siamo in conclusione ed è il momento di appendere al chiodo la mia proverbiale diplomazia mi tolgo questo sassolino: i Coma_Cose mi fanno paura, un po' come i Jalisse.

Premio I Fink You Freeky

(Alice)

23:23

Achille Lauro

ANSA

Come Tony Effe, Achille Lauro rischia la multa per eccesso di romanità, ma a differenza del collega la sua canzone tocca delle corde emotive del mio piccolo cuore fragile. Sarà colpa di quei due anni di vita che ho passato a Pietralata e di cui non conservo alcuna memoria, sarà che se n'è appena andato Venditti, ma quando Lauro dice che l’amore è una pioggia sopra Villa Borghese sento l’improvviso impulso di andare a tatuarmi una lupa in fronte.

Premio Pupone

(Giulia)

22:58

Antonello Venditti

ANSA

Quando il barbiere di Antonello Venditti gli ha chiesto «Antone’, di che colore li famo i capelli?». Venditti gli ha mostrato una foto delle lentine a contatto di Fedez.

Ma il maestro, per quanto mi riguarda, può fare quello che gli pare su quel palco, soprattutto quando ci grazia con un medley delle canzoni da divorziati più belle della storia della musica italiana.

Premio Grande Raccordo Anulare

(Alice)

22:56

Olly

Olly ha i baffi di John Waters, il taglio di Giovanna D'Arco, l'erre moscia di Valerio Lundini, le vene ipertrofiche di una fiorentina poco cotta. È pure genovese. La combinazione di questi elementi – che presi singolarmente talvolta sono ottimi repellenti  – non dovrebbe funzionare, e invece eccoci qui, tutte innamorate. Forse vince? La canzone non riesco a tenerla a mente, distratta come sono dalla giugulare che pulsa ogni volta che canta.

Premio Ecodoppler

(Giulia)

22:45

The Kolors

Stasera, come in ogni finale che si rispetti, sto collezionando una serie di allucinazioni: il maestro Chiaravalle mi è sembrato l’ex ministro Genny Sangiuliano. Forse è solo wishful thinking, mi mancano Pompei e gli occhiali con le fotocamere integrate. Ma a Maria Rosaria Boccia piacerà la canzone dei Kolors? Secondo me sì, anche perché questo brano è un misto talmente perfetto di altri dieci brani orecchiabili che il cervello umano non ha le componenti chimiche per respingerlo. Ricordo al pubblico sovrano che ci legge che qualche giorno fa su queste pagelle ho scritto che i Kolors erano la versione musicale dei Jackal, e chi ci troviamo ora sul palco? Fru dei Jackal. Stash, se mi leggi, Rossetto e caffè è stata una grande scelta, bravo.

Premio Ministero della Cultura

(Alice)

22:28

Rocco Hunt

ANSA

Rocco Hunt scende in platea a salutare la mamma e vince così il televoto di tutte le signore d’Italia.

Premio Scarrafone

(Giulia)

22:25

Noemi

ANSA

Sul pazzo web direbbero che il maestro Michelangelo è Damiano David che non ha preso The Substance, ma insomma, non siamo su X, anche se i satelliti di Musk me li sento nel cervello, quindi mi limito a dire che per un attimo ho creduto di avere un’allucinazione – sorry Damiano, I’m very tired, I know you only speak English now so please forgive me.

Tornando a noi, se Bresh ci canta di Sebastian, Noemi stasera ha detto Ariel, una sirena che all’occorrenza ci spara un Daje Roma dagli spalti dello Stadio Olimpico. Non ho capito però perché ogni volta che viene a Sanremo deve citare qualche inestetismo: prima era la cellulite, ora sono le borse sotto agli occhi, la prossima edizione cosa avremo, le vene varicose? Il suo comunque è stato un festival all’insegna della romanità, tra maritozzi distribuiti per strada e ritornelli di Califano salvati grazie al mestiere visto la scarsa collaborazione del Ninetto Davoli con le collane Cartier da cinquantamila euro.

Premio Pupona

(Alice)

22:19

Francesco Gabbani

ANSA

A me Francesco Gabbani non ha fatto assolutamente niente, e mi dispiace dire questa cosa, ma ogni volta che lo vedo mi viene voglia di prendere la patente solo per andarlo a cercare e metterlo sotto con la macchina. Magari non gli faccio male, ma solo paura. Quell'ottimismo mi urta i nervi oltremodo, ma vedrai che quando gli sbuco con una Prius silenziosa da dietro una curva gli passa la voglia di ridere e di inneggiare alla vita.

Premio Foglio Rosa

(Giulia)

22:10

Brunori SAS

ANSA

Per una serie di ragioni, di recente ho scoperto che il potassio è molto importante per il nostro organismo e da allora cerco di mangiare ogni giorno alimenti che lo contengono, come per esempio le noci. Voglio credere che questo di Brunori SAS con la sua L’albero delle noci sia un invito al consumo consapevole di questo minerale, oltre che un omaggio al suo essere un padre presumibilmente esemplare – voi ce l’avete un papà che vi porta una canzone dedicata a Sanremo? No? Be’, la figlia degli Stadio sì, e nel 2016 hanno pure vinto.

Premio Polase

(Alice)

21:58

Serena Brancale

ANSA

Su Serena Brancale non ho commenti negativi anche perché ho paura che mi venga a gonfiare di botte. Comunque ero partita più critica e visto che la canzone non mi ha ancora liso i nervi – come inevitabilmente farà in filodiffusione alla Pam fino alla prossima estate – vorrei dire con sincerità, e non solo per il terrore di prenderle, che pensavo peggio.

Premio Spinaceto

(Giulia)

21:47

Clara

ANSA

Purtroppo non riesco a togliermi dalla mente le espressioni possedute di Gianluca del Volo che ieri ha duettato con Clara. Me lo immagino ancora là, sulla sua spalla, con le sue visioni mistiche e il suo ghigno estatico. Non dire je t’aime dice Clara, ma uno come fa a non dirle je t’aime, obiettivamente, con quella faccia da diva francese, quella cazzimma da modella di Victoria’s Secret e quelle «e» così aperte quando dice «me» e «te» da principessa varesotta?

Premio frangia a sorpresa

(Alice)

21:45

Tony Effe

ANSA

Eh, cosa direbbe Califano? Se lo chiede Tony Effe, che stasera ha tutti i suoi ori e sembra mansueto. Chissà cosa direbbe, forse che dire che ami solo tua madre solleva una serie di bandierine rosse che neanche a Fregene quando c’è il mare mosso, o che fare i capricci per gli accessori è patetico e ridicolo in egual misura. Forse che sotto la giacca va messa la camicia. O forse direbbe “mortacci tua, hai rovinato la mia canzone più famosa”. Ma potrei essere io che proietto.

Premio Gricia

(Giulia)

21:37

Rose Villain

ANSA

Ad Alessia Marcuzzi voglio talmente bene che le perdono pure la spiegazione fisica dei meme, soprattutto perché mette in difficoltà il generale Conti che nel frattempo impazzisce per quei sette secondi persi sulla scaletta. Rose Villain si presenta vestita da pandoro Melegatti con tanto di deliziosi fiocchetti blu in testa, che sia una forma lieve di dissing a Chiara Ferragni? Ce la ritroveremo nella prossima puntata di Falsissimo? Quando canta io non riesco ancora a non sentire «Ti ho fatto entrare nel mio disordine», ma chi ha detto che la familiarità è per forza una cosa negativa, di certo non io. Con lei mi sento in quelle discoteche che non ho mai avuto il coraggio di frequentare, o a bordo della macchina sportiva del fidanzato tamarro che non ho mai avuto, e mi piace.

Premio Regina del Celebrità

(Alice)

21:32

Modà

ANSA

Qualche tempo fa sono andata a vedere una casa in zona Corvetto a Milano e sono stata accolta da un agente immobiliare in skinny jeans che ad oggi sono convinta fosse Kekko dei Modà. Portava anche un piumino abbottonato e molto voluminoso, quindi non posso sapere se sotto avesse questa camicia da cambio vita e apro un chiringuito che Kekko sfoggia stasera, ma non mi sento di escluderlo. La canzone è forse la peggiore in gara, l’outfit lo è senza dubbio.

Premio Chiavi in Mano

(Giulia)

21:18

Bresh

ANSA

Mi rendo conto solo adesso che la canzone di Bresh si chiama come un ristorante di pesce sulla riviera ligure, uno di quei posti che ti danno il bavaglino per mangiare la pepata di cozze e dove puoi gustare il sorbetto di limone Tre Marie direttamente dalla buccia del suddetto agrume. Mi ci sono volute tre esibizioni per capire a pieno il fenomeno del breshismo, e considerato che ieri ha fatto la sua cover con De André Jr. tre volte direi che in realtà ce ne sono volute sei, ma alla fine qualcosa è arrivato. Di lui mi mancheranno le occhiaie da esistenzialista francese, il resto non saprei.

Premio in fondo al mar

(Alice)

21:16

Marcella Bella

ANSA

Quasi quasi mi iscrivo in palestra solo per andare su un vogatore con la canzone di Marcella Bella nelle orecchie a un volume pericoloso per l'udito. Non lo farò, ma forse la maglietta "Shtronza ma indipendente" me la stampo. Ne approfitto per chiedere apertamente a Marcella Bella se un mesetto fa era a pranzo all'Hosteria Bettoletto in provincia di Brescia, sono convinta di averla vista mangiare una polenta, ma non volevo disturbarla.

Premio Amplifon

(Giulia)

21:08

Willie Peyote

ANSA

Dopo appena ottantasette anni di gavetta, ecco Cattelan che presenta una serata di Sanremo. Largo ai giovani! Ci introduce Willie Peyote, che a questo festival ha portato un testo così politico e polemico da sembrare la sezione dei trending topic di X in un giorno qualsiasi del 2025. Sembra un mix tra Frankie Hi-nrg e Daniele Silvestri in versione sabauda, perché sappiamo che i piemontesi sono tutti falsi cortesi, quindi grazie ma no grazie. Lui ci voleva stupire portandoci la locura di cui cantava nel 2021 con le coriste e i comedian, ho l'impressione però che più che altro abbia portato una versione musicata del bonet.

Premio grazie, graziella e grazie dei fiori

(Alice)

21:01

Francesca Michielin

ANSA

Un Sanremo molto difficile per Francesca Michielin, tra la caduta dalle scale con caviglia compromessa al primo giorno e la sua stylist che evidentemente la odia. Tutto questo stress l’ha portata a compiere un atto estremo che è nel passato di tutte noi: si è tagliata la frangia da sola con le forbici per le unghie. Ne approfitto per fare un appello: lo mettiamo un corrimano a queste scale? Essere una donna già è una fatica, rischiare la vita all’Ariston è una punizione che non ci meritiamo.

Premio Kaiser Söze

(Giulia)

20:51

Gabri Ponte

ANSA

È da quattro sere che Carlo Conti ripete ossessivamente che stasera ci sarebbe stato Gabri Ponte. Finalmente c’è Gabri Ponte, con la sua hit sovranista un po’ tarantella un po’ Papeete. Finalmente sentiamo il resto del testo che, con nostro sommo sbigottimento, parla di prendere la vita di petto, bere cocktail, godersi il presente, dirsi ti amo, con ricami patriottico-dance che fanno un po’ Zuppa Romana dei famosissimo Schrott nach 8. Forse Conti ha scelto questo inno come previsione degli ascolti di questa edizione, e in effetti ci ha azzaccato.

Per lui premio ma che ne sanno i 2000

(Alice)

20:38

L'INIZIO

Questo amore appena nato è già finito. E forse non è neanche mai nato, ad essere sincere, in questo festival decisamente sottotono che ci ha fatto dire l’impensabile: ci è mancato Amadeus. Ama con le sue giacche damascate, con le sue risate inopportune, con quella determinazione senza fine a mostrarsi al passo coi tempi, come il meme di Steve Buscemi con lo skateboard. Con l’entusiasmo eccessivo che in linea di principio dovrebbe darti fastidio, e invece quando ormai sei lì, nel villaggio turistico dove sei finito tuo malgrado, ti serve per tirare avanti.

Quest’anno ci siamo per lo più annoiate, ma forse questo è vero sempre, solo che con il filtro seppiato dei ricordi ci sembra tutto più bello: il rallenty di Travolta che mette fine alla sua carriera per sempre ballando il ballo del qua qua, Fiorello che si dimena con una parrucca, il palloncino falliforme in platea nell’anno del Covid. Non so cosa ci resterà dell’edizione 2025 – forse giusto il sogno lucido di Topo Gigio e la gratitudine di esserci arrivate in fondo senza neanche un minuto di Giorgio Panariello –  ma l’ultima serata ci aspetta e non è ancora detta l’ultima parola. Speriamo solo che quella parola alla fine non sia “tedio”.

(Alice e Giulia)

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