- Da che io ricordi, ho sempre voluto fare la scienziata. Ho anche sempre inventato storie, ma, per qualche ragione, non ho mai pensato di farne un lavoro.
- L’idea che la società potesse considerare la scienza una roba “da uomini” mi sfiorò il primo giorno di università: eravamo sessanta studenti, e le ragazze erano solo dieci. Ma, di nuovo, sono stata fortunata.
- Quando divenni una scrittrice pubblicata, tutti erano molto incuriositi dal fatto che fossi un’astrofisica, e che fossi donna. Probabilmente è stato lì che ho capito quando la nostra presenza nella scienza fosse considerata eccezionale.
La scienza ha bisogno del punto di vista delle ragazze
19 gennaio 2023 • 19:41