-
Carramba che fortuna stagione Novantanove/Duemila, con quel me desiderato e mai stato: pubescente, tremolante, si scopre protagonista della carrambata.
-
Tutto illuminato dai raggi biondi, mamma, di quella signora che amavi (davvero: amore schiacciante da dea) come un fossile dei tuoi giorni belli, sintomo di quella tua migrazione dal bianco e nero al colore.
-
Mamma: dovevamo scoprirci uniti dalla morte del seme delle nostre infanzie televisive – e senza dirci quanto grande sia questo mio/tuo/nostro strano star male, questo svelarci stanchissimi e svuotati – senza più sorprese, senza più ballare.
Senza più sorprese senza più ballare
09 luglio 2021 • 19:34Aggiornato, 09 luglio 2021 • 19:35