Sethu ama gli anime, gli scheletri e il colore nero. Ed è fondamentalmente un inguaribile doomer: un pessimista, o, come si legge sul web, un decadente del XXI secolo. Ma questo non gli ha impedito di costruire la sua carriera passo dopo passo, e adesso arriva a Sanremo 2023 con il brano Cause perse.

STORIA

Marco De Lauri, in arte Sethu, è un artista nato a Savona nel 1997.
Sviluppa la sua identità artistica assieme al fratello gemello Jiz, con il quale comincia a fare musica e a muovere i primi passi nella scena punk/rap ligure, per poi espandersi verso ulteriori orizzonti musicali. Attraverso la sua musica racconta una generazione che vive tra incertezze, ansie e paure per il futuro: ragazzi stanchi, abbandonati ai ritmi della provincia e della noia e che combattono spesso per la loro sanità mentale.
Nella musica di Sethu rabbia, tristezza ed euforia si mischiano e si alternano. Un mood definito “schizofrenico”.
Il primo progetto pubblicato dall’artista ufficialmente nel 2018 è l’EP “Spero ti renda triste…”. Questo progetto nasce con il trasferimento a Milano dei due gemelli e contiene 6 brani.
Nel 2019 Sethu attira l’interesse degli addetti ai lavori con i singoli Butterfly Knife, pubblicato sul canale Trash Gang, e “Hotspot” (ft. Lil Sadape) che diventano virali grazie al carattere “Metal Trap” che contraddistingueva l’artista in quel periodo. Viene inserito tra i “Cbcr” dell’anno del magazine Rockit.
Poi vira verso una Trap più melodica, alternando lo scream alla voce in un’ottica più pop. I pezzi vengono inseriti nelle playlist editoriali di Spotify.
Il 2021 e il 2022 sono anni in cui lavora con Don Said, gli ISIDE, Wako, Anzij e Claudym. Con quest’ultima apre i concerti dei Pinguini Tattici Nucleari al Forum D’Assago e Willie Peyote a Milano.
Nel 2022 Sethu firma con Carosello Records e pubblica il nuovo singolo Giro di notte.  Mtv Italia lo sceglie come Artista del mese di settembre. A dicembre partecipa a Sanremo giovani con il brano “Sottoterra” e adesso si prepara a concorrere con Cause perse, brano dedicato all’inseparabile fratello gemello Jiz.

Cause perse

Eddai non puoi
Farmi sempre le stesse tre domande
Lo sai che ho
Sogni troppo grandi per queste tasche
Ma
Chiedi scusa anche a papà
Se mi parli e sto per aria
Se ho una testa dimmerda
Ma qua fuori è una guerra
Mollami almeno un momento
E spiegami com’è che si fa
Triste vedere niente cambia col tempo
E io sto da solo con il cuore a metà
Siamo due cause perse
Me Io dicevi sempre
Ho messo i tappi alle orecchie
Siamo due cause perse
Eddai non puoi
Farmi sempre quelle solite facce
Non hai nemmeno detto ciao
Nemmeno detto ciao prima di andartene
E ti sto odiando ma al contrario
Forse sono solo sadico
E ho una testa di merda
Ma qua fuori è una guerra
È una guerra
Mollami almeno un momento
E spiegami com’è che si fa
Triste vedere niente cambia col tempo
E io sto da solo con il cuore a metà
Siamo due cause perse
Me Io dicevi sempre
Ho messo i tappi all’orecchie
Siamo due cause perse
La luce dei bar
Non mi illumina
Paranoia
Se tu non sei qua ma ho
Buchi nei miei jeans dove ho messo i sogni
La testa va in tilt con i tuoi discorsi
Brucio questi anni come se non li avessi
Come siga spente sui polsi
Mollami almeno un momento
E spiegami com’è che si fa
Triste vedere niente cambia col tempo
E io sto da solo con il cuore a metà
Siamo due cause perse
Me Io dicevi sempre
Ho messo i tappi all’orecchie
Siamo due cause perse

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