- Alessandro Gori alias lo Sgargabonzi è stato citato in giudizio per diffamazione da Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone, la piccola bambina di Mazara del Vallo scomparsa nel 2012. Gori nel 2014 ha scritto su Facebook un paio di post surreali in cui la citava.
- Certo, non possiamo chiedere alla signora Pipitone di essere un’esperta di comico o di letteratura postmoderna o di riconoscere quelli che nell’analisi del testo si chiamano layers, ma possiamo chiedere ai giudici di fidarsi degli artisti e dei critici che tutti i giorni riflettono su come creare e come analizzare le opere che siano interessanti per questi tempi complessi.
- Colleghi come Stefano Rapone e Valerio Lundini si sono espressi riconoscendo «il dolore di una madre che ha tutto il diritto di sentirsi mortificata nel vedere il nome della figlia scomparsa accostato a un contesto umoristico», ma anche chiedendo una tutela rispetto alla possibilità di non venire condannati per diffamazione per quelle che sono manifestamente delle battute.
Qualche anno fa Alessandro Gori alias lo Sgargabonzi mi telefona e mi chiede di inserire il mio nome in un suo racconto al posto di quello del giornalista Corradino Mineo. Teme che Mineo non capisca il senso del racconto e la possa prendere male trovandosi a leggerlo; io penso che Mineo invece lo apprezzerebbe tantissimo, ma capisco i timori di Gori. Si tratta di un racconto che conosco, l’ho ascoltato in una lettura dal vivo, l’ho trovato molto comico, verrà pubblicato poi nella raccolta Joc



