All’origine delle nostre frustrazioni ci potrebbe essere una sorta di «gravità sociale» che ci spinge verso norme culturali, aspettative collettive e desiderio di appartenenza. Così una mattina ci si guarda allo specchio e il giovane di belle speranze non c’è più. Rimane solo il personaggio di Paolo Villaggio
- Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani, sullo sfogliatore online e in edicola.
«Il mondo per il quale siamo stati addestrati a sopravvivere non esiste più». La scritta in cielo sovrasta la foto di una bambina in posa davanti alle torre gemelle di New York. È uno dei tanti meme che esorcizzano con l’ironia la sensazione di vivere al crepuscolo di una civiltà. «Va tutto bene»: lo proclama, in un altro meme, un cane con la bombetta, seduto in soggiorno mentre la casa intorno a lui va a fuoco. «Malattia mortale» Queste immagini riassumono la condizione di ogni essere umano n



