Cara Giulia,

avrai ricevuto molte lettere come la mia ormai. Sono una ragazza di 24 anni e da qualche mese mi sono lasciata con il ragazzo con cui stavo dal liceo e che credevo essere l’amore della mia vita. In realtà è stata soprattutto una mia decisione e quindi anche se sono stata molto male ho deciso di reagire il prima possibile.

Mi sono fatta Tinder e ho cominciato a uscire con qualche ragazzo, senza cercare necessariamente l’anima gemella, ma con l’obiettivo di divertirmi e basta per un po’. Sono tutte storielle di al massimo qualche settimana e pensavo di volere proprio questo. Ma quando queste storie finiscono avverto sempre un senso di vuoto e inquietudine e del divertimento che cercavo non rimane quasi nessuna traccia.

Quando sto da sola mi butto in pensieri negativi, la noia mi assale e quindi mi metto a cercare la prossima avventura, ma mi rendo conto che questo circolo vizioso non mi fa per niente bene. Ho molti amici e una vita piena di cose, ma sento che mi manca poter condividere di più con un partner e non so se sono capace di stare da sola. Mi devo rassegnare?

C.


Cara C.,

temo tu stia chiedendo alla persona sbagliata. Nonostante io ripeta ossessivamente da tutta la vita che da sola sto benissimo, nessuno ne ha davvero le prove. Dai 15 anni in poi non sono mai stata single. Non ho mai avuto un’app di incontri sul telefono, non l’ho mai tirata dietro a uno di cui non conoscevo il cognome, non mi sono mai ossessionata sul profilo Instagram del ragazzo che mi piaceva. I fidanzati sono cambiati negli anni, ma tra uno e l’altro i lassi di tempo a mia disposizione non eccedevano mai il periodo di lutto, e la voglia di depilarmi e uscire di casa rimaneva sempre di molto inferiore al mio desiderio di avventura (a me è la pigrizia che mi rovina, nel 99 per cento dei casi).

Ora, date le premesse, ecco la mia opinione: in linea di massima vorrei dirti che un po’ di solitudine fa bene a tutti, soprattutto alla tua età, perché a un certo punto ti sveglierai nel cuore della notte con il desiderio di sdraiarti a quattro di bastoni nel tuo letto e invece ci sarà una persona al tuo fianco e ti sarà d’intralcio e rimpiangerai di non aver dormito da sola più spesso quando ne avevi l’occasione. Spero di non suonare troppo ipocrita se ti dico che è importante conoscere sé stessi “in purezza”, senza avere qualcuno accanto. Essere in coppia significa sempre, in qualche modo, alterare la propria personalità. Quella che hai adesso è la prima vera opportunità di diventare un individuo autonomo e indipendente da qualsiasi funzione. Prova a godertela, se puoi.

Detto ciò credo anche che esistano persone più portate di altre per la vita da single e che lottare contro la propria natura a una certa non abbia troppo senso. È un discorso che vale anche per le bestie: grazie alla mia preparazione scientifica basata su Friends e Woody Allen so che aragoste e piccioni sono monogami, per esempio. Perché noi dovremmo essere meno complessi di crostacei e volatili?

Giulia

Cara Giulia,

ho 32 anni e non ho mai avuto un orgasmo in vita mia. O meglio, li ho avuti, ma mai durante un rapporto con un uomo. Questa cosa mi fa sentire sbagliata, non capisco cos’ho che non va. Sono 11 anni ormai che ho una vita sessuale normalmente attiva. Non ho avuto tantissime esperienze, ma abbastanza da capire che evidentemente c’è qualcosa che non funziona. Quando faccio da me so esattamente cosa devo fare per provare piacere, ma con qualsiasi uomo con cui sia andato a letto non ho provato le stesse sensazioni.

Sono anni ormai che fingo l’orgasmo alla fine di ogni rapporto. Ora che ho un fidanzato stabile da qualche mese però non mi va più di mentire. Ho fatto lo stesso errore all’inizio, fingendo che andasse tutto a gonfie vele e mettendo sempre la sua soddisfazione davanti alla mia, ma non mi va di basare una relazione che spero durerà per molto tempo su questa menzogna. Non è neanche una menzogna totale, perché con lui il sesso va bene e mi piace. Ma non riesco mai a raggiungere il culmine, e se smetto di fingere ora ho paura che lui ci rimarrà male e capirà che prima stavo solo recitando. Come ne esco?

L.


Cara L.,

si calmi chi può. La tua è una situazione talmente comune che se ci fosse stato un partito delle donne sessualmente insoddisfatte il 25 settembre ora avrebbe almeno il 90 per cento dei seggi in Parlamento. Il che non rende la tua esperienza meno spiacevole, ma almeno puoi trovare conforto nella consapevolezza di non essere sola al mondo. Hai presente quella scena di Harry ti presento Sally? Prima di esibirsi nel climax più citato della storia del cinema, Meg Ryan spiega che tutti gli uomini sono sicuri che nessuna donna abbia mai finto l’orgasmo con loro mentre tutte le donne, prima o poi, lo hanno fatto. È una questione di matematica e tu rientri nella statistica.

Non hai niente che non vada. Il piacere femminile viene trattato come un bene accessorio da secoli per ragioni biologiche, e da qualche decennio per ragioni culturali che credo abbiano molto a che fare col porno, dove uomini capaci di avere un’erezione di cinque ore hanno raramente la brillante intuizione di smettere di stantuffare la partner come un lavandino intasato e concentrarsi piuttosto su altre parti del suo corpo. Gli uomini quindi – maggiori fruitori del porno – hanno poche idee, spesso sbagliate, sull’anatomia femminile. E molte donne, a loro volta, pensano che la penetrazione sia l’evento chiave della line-up, quando in realtà ci sono un sacco di piccoli gruppi spalla che suonano molto meglio.

Questo per dire che prima di tutto è importante che tu capisca cosa ti piace quando sei responsabile dei tuoi orgasmi. Dopodiché potrai parlarne con il tuo fidanzato, il quale – credimi – sarà estremamente grato del tuo corso avanzato. Dovrai essere brava a non farlo sentire inadeguato (niente lo fa ammosciare agli uomini come la presa di coscienza di un problema che li riguarda), ma sarà felicissimo di sapere che nessuno di quelli che lo hanno preceduto ha avuto questo primato nella tua vita. Il maschio medio tende ad essere una creatura semplice: dagli una sfida – una porta da calcio, un canestro, un buco qualsiasi – e si applicherà.

Giulia

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