Ci sono libri che cercano di rompere il buio, arrivano in certi passaggi della storia per proteggere le storie e le verità. È il filo che tiene unito Bebelplatz di Fabio Stassi, Il salvatore di bambini di Nello Scavo, Patriot di Alexei Naval’nyj: ogni persona, ogni vicenda individuale è chiave di lettura per il collettivo. Spegnere certe luci equivale al silenzio
Bebelplatz, di Fabio Stassi (Sellerio), è uno di quei libri che cerca luce nel buio: lo fa con la speranza che «da qualche parte nel mondo una mente stia ideando parole da tracciare con la mano e da decifrare con gli occhi in mezzo al fumo e alle ceneri», come scrive Alberto Manguel nella prefazione. Lo fa cercando una luce tra le ceneri di un rogo violento, tra i resti della storia e della memoria del rogo dei libri a opera del nazismo nella piazza che porta lo stesso nome del libro. Il primo r



