Il graphic novel, uscito in libreria con Feltrinelli Comics, è l’ultimo lavoro dell’autore parmense, liberamente ispirato alla Guerra dei Bepi di Andrea Pennacchi. Qui il dramma della trincea e la satira demenziale alla Rat-Man danno vita a un nuovo kolossal della nona arte italiana: una denuncia contro un vampiresco patriottismo che miete più vittime della baionetta e dei proiettili
L’onomatopea è questa strana creatura linguistica che ti permette di sentire i suoni leggendoli. “Bang” e “Zip”, ad esempio. Nei fumetti è chiaro che si riferiscono a spari, scoppi, pallottole a bruciapelo. Scene di violenza, di guerra, di scontro concitato tra i protagonisti e i loro avversari. E poi c’è “Tapum”, che il fumettista Leo Ortolani usa come titolo del suo ultimo graphic novel sugli orrori della Prima guerra mondiale, raccontando della sanguinosa battaglia andata in scena sulla cima


