Arginare i ricordi nella scrittura. Un narratore è soggetto a continue domande sui suoi testi. La narrativa è vista come un’iper-confessione. La colpa naturalmente è anche degli scrittori. La verità è che le storie che raccontano arrivano dai ricordi
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani e in edicola
Una delle prime cose che un narratore impara a sue spese è che amici, comuni lettori, giornalisti e semplici curiosi non smetteranno di interrogarlo sulla autobiograficità dei suoi testi. Succede con quanti lo conoscono solo grazie ai suoi scritti. Ma succede anche con le persone a lui più vicine, che qua e là credono di riconoscere eventi passati o comuni conoscenti. Per chi intrattiene un qualche rapporto personale con l’autore, i rispecchiamenti sembrano anzi addirittura più importanti: come



