Abbiamo ancora un viso?

Nella società dello spettacolo diventiamo attori di noi stessi

Illustrazione di Dario Campagna
Illustrazione di Dario Campagna
  • Quando esco a passeggiare da uomo medio mi sembra che tutte le facce che incontro siano ormai “preparate”: non voglio dire soltanto truccate o ritoccate chirurgicamente, la faccenda è più sottile.
  • Provo una sensazione non dissimile quando, per esperimento e divertimento, confronto il serale del Gf Vip con la diretta continua trasmessa sul canale 55 del digitale terrestre. E non ci si salva da Instagram né dai social in generale.

  • Nella società dello spettacolo diventiamo noi stessi spettacolo, diceva un profetico Guy Debord più di cinquant’anni fa; e se siamo attori di noi stessi, si sa che il bravo attore sa trasformare la maschera del proprio viso nella “vera faccia” del suo personaggio.

Nel Canto d’amore di J.Alfred Prufrock, poema giovanile sulla passeggiata esistenziale di un uomo medio, Eliot scrive: «Ci sarà tempo/ per prepararti una faccia per incontrare le facce che incontri». Sarà perché abito a Milano in zona centrale, o perché nel mio cortile fino a ieri tranquillo hanno impiantato uno showroom di moda, ma ho l’impressione che il tempo indicato da Eliot sia ormai giunto. Quando esco a passeggiare da uomo medio mi sembra che tutte le facce che incontro siano ormai “p

Per continuare a leggere questo articolo