Cultura

Una rete accoglie tutte le donne che riescono a rialzare la testa

Le donne del libroTre madri di Francesca Serafini si misurano con le proprie insicurezze e il disperato bisogno di essere accettate. Si riscattano in una visione che rende ciascuna «un satellite in grado di tenere sotto controllo il mondo intero»

 

  • Succede che, seguendo le tracce di un ragazzino scomparso, ci ritroviamo immersi in un romanzo in cui ogni cosa ci parla, perché chi l’ha costruito ha raccontato così bene quelle piccole e grandi malvagità provinciali che risuonano nei ricordi di tutti. Questo fa Francesca Serafini nel suo Tre madri, edito da La Nave di Teseo.
  • Sono molte le donne raccontate in Tre madri, e ciascuna di loro si misura con il proprio corpo, magro o grasso, comunque portatore di insicurezza, da martoriare e piegare per il disperato desiderio di essere accettate.
  • La commissaria del libro è stanca di dispotismi, soprusi e sudditanza, per questo quasi inconsapevolmente crea una rete capace di accogliere tutte le donne che incontra, fino a quando le vede riunite in una sua visione, pronte a combattere.

 

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