Ustica e gli emigrati sanitari

Vite comuni unite dal caso costrette a emigrare per curarsi

Foto AGF
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  • Sul DC9 Itavia, l’aereo decollato a Bologna e mai arrivato a Palermo, c’era un dentista, un insegnante, un commerciante di carni, due che si occupano di macchinari per l’estrazione del marmo, sette  casalinghe, due carabinieri, un operaio, un avvocato.
  • Sono vite comuni unite dal caso. Le persone su un aereo sono un campione statistico, il ritratto di un pezzo di mondo in un dato momento. Come un carotaggio.
  • Molte delle persone a borde del volo, poi disperso a Ustica, viaggiavano per motivi sanitari: per accompagnare figli o parentesi fuori dalla regione. Migranti sanitari, come molti nel nostro paese.

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