Cultura

Una squadra di amici che ha consumato ossa e sudore per un’impresa storica

Roberto Mancini e Ginaluca Vialli / Foto LaPresse
Roberto Mancini e Ginaluca Vialli / Foto LaPresse
  • Il testo che segue è un estratto del volume La bella stagione, edito da Mondadori, un libro di Gianluca Vialli, che ci ha lasciato il 6 gennaio 2023, e Roberto Mancini. I due raccontano una storia epica, la straordinaria vittoria dello scudetto della Sampdoria del 1991.
  • In questo estratto Luca e “il Mancio” (ovvero Mancini) sono nella terrazza dello storico ristorante di Genova e parlano della finale di Champions League, che la Samp perse contro il Barcellona l’anno successivo.
  • Una squadra di amici che ha consumato sangue e fatica per caricarsi sulle spalle, ognuno per quanto poteva, una missione: rendere possibile l’impossibile, vincendo lo scudetto e poi arrivando in finale nella Coppia dei campioni.

«Avevamo sempre vinto a Wembley, sempre» dice il Mancio (Roberto Mancini, ndr), appoggiandosi alla terrazza di Carmine. «E invece…». «C’è sempre la prima volta. E poi non si perde mai. O si vince, o si impara, no?», gli risponde Luca (Gianluca Vialli, ndr). Si leva il berretto, si appoggia di schiena e guarda il locale, dove stanno arrivando tutti gli altri. «Che ci vuoi fare? Sono passati trent’anni, e ancora non mi va giù.» «Pensa alle cose belle», dice Luca, sorridendo. E poi aggiunge:

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