Nell’ultimo romanzo dello scrittore, Manifesto criminale, Harlem è una bomba sul punto di esplodere. È la New York della fine degli anni Settanta. Un luogo di corruzione, poveri cristi, soprusi e cani da guardia
Nell’estate del 1977 New York è esplosa. In seguito a uno dei blackout più estesi che la città avesse mai vissuto, durante una stagione tra le più calde che avesse mai sopportato, in uno dei momenti più turbolenti della storia d’America, ci si preparava a una rivoluzione lampo, che avrebbe, nel giro di meno di dieci anni, cambiato l’aspetto esteriore e interiore della Grande Mela per sempre. I quartieri poveri e “problematici” sarebbero insorti; le masse minoritarie, generalmente silenziose,


