tra gaza e venezia

Le parole e il contesto. Solidarietà a Emanuela Fanelli

Ho provato un moto di solidarietà nei confronti dell’attrice comica che, da conduttrice della Mostra del Cinema, ha detto di non aver intenzione di parlare di quello che sta succedendo a Gaza sul palco del festival. Io non lo so se avere un palcoscenico o un ruolo sottoposto all’attenzione pubblica ti rende moralmente obbligata a dire delle cose serie e importanti. Ma sono d’accordo con lei nel riconoscere ancora l’importanza del contesto e del registro

Credo che la citabilità di qualcosa – un film, un libro, una serie – sia un buon metro per valutarne la qualità. Possiamo tutti recitare a memoria l’incipit di Orgoglio e pregiudizio o di Anna Karenina, la fine del Grande Gatsby, ma pure infinite battute di Boris, che ben più della Bibbia tornano utili in numerose circostanze della vita. Non saprei quantificare tutte le volte che ho detto «ma chi è sta zinnona?», né quante volte ho suggerito alle mie amiche di «non fare la Carrie» (Bradshaw, nat

Per continuare a leggere questo articolo