- Bernardo Zannoni, ventiseienne di Sarzana, ha scritto l’autobiografia di una faina, I miei stupidi intenti per Sellerio: un romanzo di un’originalità stupefacente.
- Usa la storia di un animale per indagare in maniera più approfondita l’animo umano.
- «Per me la solitudine è fondamentale per crescere. Quando sei solo sei tu l’avversario più feroce che hai, ed è nello scontro con te stesso che maturi».
Archy vive in un bosco, ha una madre violenta, molti fratelli e sorelle e un padre morto. Caduto da un albero quand’è un cucciolo, resta zoppo e la madre lo vende per una gallina e mezza. Lo dà a Solomon, volpe despota che di mestiere fa l’usuraio e che con una Bibbia ha imparato a leggere, scrivere e pensare. Da adesso Archy, che conosce solo la mera sopravvivenza, può evolversi. Ma “crescere per diventare cosa, per assomigliare a chi?” Bernardo Zannoni, ventiseienne di Sarzana, ha scritto



