Egregio direttore,

in riferimento all’articolo di Roberta Villa pubblicato da Domani dal titolo Comitato per i vaccini, le dimissioni di Schillaci sarebbero una pezza peggiore del buco contenente le seguenti affermazioni: «La nomina degli idoli dei No-vax Paolo Bellavite e Eugenio Serravalle…» e «sono stata tra i primi a denunciare la nomina di figure scientificamente discutibili all’interno del Nitag», quale soggetto destinatario delle stesse chiedo la pubblicazione della seguente rettifica.

Nel merito di quanto ci si attribuisce, ci auguriamo di poter chiarire seri equivoci. Siamo attaccati con illazioni obiettivamente infondate, in particolare perché il dottor Serravalle e io siamo medici specialisti con una lunga e rispettabile carriera professionale e accademica. Io sono un docente e ricercatore, con oltre 170 pubblicazioni scientifiche indicizzate su PubMed, di cui molte su argomenti attinenti alla vaccinologia e un H-index di 55 (Google Scholar) e faccio parte a pieno titolo dei “Top Italian Scientists”. Il mio principale libro sui vaccini (Vaccini sì, obblighi no, Edizioni Libreria Cortina, Verona) è fondato su una ricca bibliografia di 183 voci.

Definirci «idoli dei No-vax» è gravemente offensivo della nostra figura professionale. No-vax ha assunto significato sicuramente dispregiativo, anche in giurisprudenza, e in tal modo è ovviamente usata nell’articolo. Essere definito «idolo» di una presunta categoria di persone disprezzate per definizione mi pone in una ancor peggiore figura. La mia competenza medica e scientifica è ridicolizzata, trasformandomi in un fenomeno da baraccone.

L’articolo poi afferma che Serravalle e io saremmo figure «scientificamente discutibili», un’illazione immotivata e quindi inaccettabile, considerando anche che viene fatta da una collega. Ma come si permette la dottoressa Villa di lanciare accuse senza nemmeno accennare a cosa sarebbe discutibile? Da quale scranno si permette di giudicare la figura scientifica di colleghi che, oltretutto, hanno pubblicazioni scientifiche indicizzate molto superiori alle sue? Legga i miei articoli e dica cosa c’è di scientificamente discutibile, invece di lanciare accuse generiche, infondate e offensive.

Rifiuto categoricamente quanto di me affermato e chiedo rettifica pubblicando questa precisazione in giusta evidenza. Dichiaro di fare esplicito riferimento al metodo scientifico sperimentale e chi pensa il contrario deve dimostrarlo con prove e non con illazioni diffamatorie. Insieme a molti altri ricercatori del gruppo “Info-Vax (Evidence-Based)” chiedo, da anni, confronti scientifici basati su prove e non opinioni, come per altro assicura il presidente designato del Nitag, impegnandomi in prima persona a presentare dati, fatti e prove/documentazione solida e aggiornata.

Risponde Roberta Villa:

Gentile professore, nel mio articolo l’ho precisato: «Non chiamiamoli anti-vax». Mentre però rivendicate l’arte del dubbio come fondamento del metodo scientifico sperimentale, rilasciate dichiarazioni nette in contrasto con le prove fornite dalla scienza. Cito solo alcuni suoi tweet: «Il siero magico ammazza perché intossica e stimola troppo le reazioni del corpo» (27 dicembre 2022), «Inoculare i bimbi con 10 vaccini inutili e dannosi dovrebbe essere reato» (8 dicembre 2023), «Conviene rischiare il morbillo invece che il vaccino» (11 luglio 2024). Siano i lettori a giudicare. P.s. La commissione è stata appena sciolta per volontà del ministro Schillaci, proprio a causa delle polemiche sulla nomina di Bellavite e Serravalle.

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