La notizia data dal nostro quotidiano sull’orrore dei pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere - nei due articoli di Nello Trocchia in cui si racconta il caso e si espongono le prove – è stata ignorata da parte dei grandi giornali. Nel quasi completo silenzio del giornalismo italiano, solo il Riformista ha ripreso la notizia, dedicandole la prima pagina, e il direttore Piero Sansonetti ha scritto alla nostra redazione, interrogandosi sul perchè di questo disinteresse. 

Cara redazione di Domani,
innanzitutto vi faccio i miei auguri sincerissimi per il nuovo giornale. Lo so, tutti li fanno. Molti però sono spesso ipocriti. I miei no. Io sono convinto che il giornalismo italiano sia in crisi profondissima, da almeno 25 anni. Che abbia perso la sua indipendenza, la sua spavalderia, il mestiere, l’inventiva. E’ fatto solo di strilli e di schieramenti. Se non nasce e non cresce una generazione nuova, il giornalismo è fregato e ci rimettiamo tutti. Voi giovani e noi vecchi. Per questo un nuovo quotidiano è una festa.
Poi mi devo congratulare con Stefano Feltri - e qui divento ancora più sincero - per il coraggio con il quale il giornale ha denunciato l’orrore di Santa Maria Capua Vetere. Sono anni che i giornali se ne infischiano delle carceri. I detenuti non votano, non comprano giornali, non fanno opinione, non hanno una lira e soprattutto non dispongono di un briciolo di potere e, anzi, sono ogni giorno vessati e sottoposti al potere. Tra loro ci sono molti colpevoli, che io - e credo anche voi - riteniamo esseri umani come tutti gli altri. Con la loro dignità, i loro diritti. E non carne da macellare e far marcire. Tra loro ci sono anche moltissimi innocenti, sottoposti a sopraffazioni e ingiustizie somme, che gridano vendetta al cielo. Sono soli, soli,solissimi. Non sapete con quanta gioia ho letto gli articoli di Trocchia e ho capito che forse ora c’è un altro giornale che ha voglia di combattere una battaglia che probabilmente è già perduta, ma che va ricominciata sempre, tutte le mattine, con coraggio, con speranza. Sono felice che ci siate anche voi in prima fila a combattere per i diritti degli ultimi degli ultimi. Ci sentiamo molto meno soli.
P.S. Possibile che nessun grande giornale abbia ripreso l’orrore cileno di S.Maria Capua Vetere? Vedete, che ho ragione: il giornalismo italiano è sceso sotto ogni livello di dignità.
Auguri, auguri, auguri. Piero Sansonetti

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