le proteste

Radicali o moderati? Per il clima serve una rivoluzione generale

(Greta Thunberg durante le proteste di\\u00A0Lützerath. Foto AP)
(Greta Thunberg durante le proteste di\\u00A0Lützerath. Foto AP)
(Greta Thunberg durante le proteste di Lützerath. Foto AP)
  • Nell’anno più caldo anche le proteste degli attivisti per il clima sono diventate più radicali. La disobbedienza civile è una componente fondamentale dell’attivismo, soprattutto quando la politica ignora la voce di chi chiede un cambiamento.
  • Fino a che punto la radicalità è utile alla causa? Il punto è interessante: basti pensare al cosiddetto “dilemma dell’attivista”. Ma c’è una questione ancora più centrale: non i modi, ma la sostanza. Porre freno alla crisi climatica richiederà una rivoluzione generale, dal nostro stile di vita alla struttura dell’Unione europea.
  • Pianificare la transizione con coraggio e consapevolezza è l’unica possibilità che abbiamo.

Durante lo scorso anno, il più caldo della storia recente, le proteste degli attivisti per il clima sono diventate più radicali. La disobbedienza civile è una componente fondamentale dell’attivismo, soprattutto quando la politica ignora la voce di chi chiede un cambiamento. Eppure, porre freno alla crisi climatica richiederà una rivoluzione: dal nostro stile di vita alla struttura dell’Unione europea. Pianificare la transizione con coraggio e consapevolezza è l’unica possibilità che abbiamo.

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