Qualche settimana fa è diventato virale un articolo di un noto giornale molto di moda tra i giovani intellettuali che prima erano di sinistra ma ora non sanno più chi votare, giornale di cui non dirò il nome, per correttezza professionale. Ovviamente mi sto riferendo a Vice. 

Questo articolo è stato ripostato nelle storie e sulle bacheche di tutti gli under 30 che conosco, e riporta questo titolo “Cose che dovresti assolutamente iniziare a fare prima dei 30 anni”. 

Baggianate

Il contenuto del pezzo è un elenco di cose da fare per diventare degli adulti realizzati, emotivamente sani e consapevoli. Ad esempio, cito testualmente: impara i trucchi base della cucina; compra un kit da cucire; impara a lavare a mano i vestiti; rispetta gli impegni; vai in terapia; compra una scatola di attrezzi; tieni in vita le tue piante; pulisci i muri di casa; vivi relazioni facili, ecc. 

Premesso che il titolo è sicuramente ingannevole e che il titolo più corretto sarebbe “E grazie al cazzo”, la verità che mi preme rivelare a chiunque si imbatta in un elenco del genere è che sono tutte baggianate. 

Il termine “baggianate” non è scelto a caso, lo uso per farvi capire che chi scrive 30 anni li ha già superati da un bel pezzo ed è quindi titolata a parlare in quanto parte della community più discriminata di sempre: coloro che hanno tra i 30 e i 40 anni. 

Non siamo né vecchi né giovani, non siamo boomer ma neanche la generazione di Tiktok, non abbiamo più i buoni propositi dei 20enni e neanche la rilassatezza di quelli che hanno superato il guado. 

Le cose da non fare

Da esponente degli over 30 (e under 40), ecco il vero e onesto elenco delle cose che NON dovete fare a 30 anni: 

  • Progettare. Qualunque cosa vi abbiano insegnato su piani e progetti di vita, ve lo dico, è una stronzata. La progettualità è un mito degli anni Cinquanta, rispolverato negli anni Ottanta e venduto in franchise nel 2000. Ma, ad oggi, questo concetto è più vuoto di un uovo di Pasqua senza sorpresa. Non è possibile progettare niente in un mondo vessato da guerre, epidemie e crisi economica. Fate un bel respiro, rilassatevi, ed accettate di vivere alla giornata. Anzi, sarebbe meglio vivere di ora in ora, che non si sa mai. 
  • Tenersi in forma. A differenza di quello che dicono le riviste di moda, salute e bellezza di mezzo mondo, “tenersi in forma” non è sinonimo di stabilità individuale e realizzazione personale. Tenere la “forma” che la società ha deciso che sia giusta per te alla modica cifra di mezzo stipendio al mese speso tra palestre e cibi dietetici è solo uno dei mille modi di cercare di avere controllo su una vita che ti è abbondantemente sfuggita di mano almeno dieci anni fa. E che oramai è del tutto irrecuperabile. 
  • Avere relazioni felici. Innanzitutto non siamo in grado di avere una relazione felice con noi stessi, figuriamoci con gli altri. Poi quello che nessuno vi dice, in merito alle relazioni felici, è che anche quelle finiscono e anche quelle fanno soffrire. Quindi abbiate le relazioni che vi pare. Cercate, al massimo, di rientrare nei limiti della legalità. 
  • Pulire i muri di casa. Tra i suggerimenti del caro articolo di cui sopra c’era “impara a pulire i muri di casa, non sai quanta polvere si annida là sotto”. A questo consiglio darò una risposta sincera, che spero facciate vostra: questa vita è un inferno, sono finita su un pianeta che si sta lentamente consumando, la società capitalistica pretende che io faccia ogni giorno più di quanto riesca per potermi permettere più cose di quante me ne servirebbero, le relazioni interpersonali sono basate sulla virtualità e l’ipocrisia, i diritti civili non sono tutelati nella maggior parte del mondo, il mio corpo sta velocemente procedendo verso l’inesorabile declino, Dio è morto e anche Lady Gaga non si sente benissimo, e io dovrei sprecare anche solo un’ora del mio tempo per TOGLIERE LA POLVERE DA UN MURO, dove fra l’altro si riformerà il giorno dopo, lottando contro l’inesorabile impermanenza del tutto? No. Non lo farò. E non fatelo nemmeno voi, mai, per nessuna ragione al mondo. 

E se per caso qualche ventenne cercasse una lista su come approcciarsi ai 30 anni, come diventare persone adulte migliori e consapevoli, quali sono le regole per essere “la migliore versione di voi stessi”, come se foste un aggiornamento del sistema operativo, ecco rispondetegli: l’unica cosa da fare a trent’anni è accettare di essere come si è. Anche se questo significa accettare di essere una merda. 

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