Inchiesta sulle droghe

Che fine hanno fatto le pasticche?

15 June 2021, North Rhine-Westphalia, Cologne: Ecstasy tablets in the shape of skulls lie on the table at the customs office. Customs seized ecstasy tablets with a street value of 1.3 million euros at Cologne/Bonn airport. (To dpa/lnw: \\\"Customs discovers record amounts of ecstasy and cannabis at the airport\\\") Photo by: Oliver Berg/picture-alliance/dpa/AP Images
15 June 2021, North Rhine-Westphalia, Cologne: Ecstasy tablets in the shape of skulls lie on the table at the customs office. Customs seized ecstasy tablets with a street value of 1.3 million euros at Cologne/Bonn airport. (To dpa/lnw: "Customs discovers record amounts of ecstasy and cannabis at the airport") Photo by: Oliver Berg/picture-alliance/dpa/AP Images

Dai drogati emarginati al consumo ricreativo senza più stigma sociale, convinti (sbagliando) che se tutto fa male, allora niente fa male 

  • In Italia le anfetamine si diffondono con il diffondersi delle “patologie” da società industriale avanzata. Un servizio della Rai del 1959 affronta il problema per la prima volta: si intitola Difendiamoci dalla città. Il boom dei consumi sta per iniziare ma ancora larga parte della penisola vive senza stress, anche se è affamata, povera e analfabeta.
  • Le nevrosi si combattono nel tempo libero, ma come?
  • Una delle risposte che arrivano da oltreoceano la propone l’industria farmaceutica, le anfetamine. Nel 1962 si inizia a parlare di anfetamine anche in Italia, le pep pills.

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