Italian Fascist leader Benito Mussolini, centre, hands on hips, with members of the fascist Party, in Rome, Italy, Oct. 28, 1922, following their March on Rome. Following the march King Emanuelle III asked Mussolini to form a new government. (AP Photo)
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Italian Fascist leader Benito Mussolini, centre, hands on hips, with members of the fascist Party, in Rome, Italy, Oct. 28, 1922, following their March on Rome. Following the march King Emanuelle III asked Mussolini to form a new government. (AP Photo)
  • Una domanda ricorrente è quella se, nei giorni che precedono la marcia su Roma, Mussolini poteva essere fermato.
  • La risposta è affermativa.
  • Sul piano militare e dell’ordine pubblico, le truppe poste a difesa di Roma avrebbero tranquillamente potuto resistere a un attacco degli squadristi, mentre più complessa sarebbe stata una difesa di fronte ad attacchi multipli nelle città del centro-nord, dove tra gli ufficiali e tra le forze dell’ordine si registrava più di una simpatia per l’ultima versione del fascismo come «partito dell’ordine».

I temi di questo articolo sono al centro del quinto capitolo del volume dell’autore Il collasso di una democrazia. La presa del potere di Mussolini 1919-1922, Bollati Boringhieri, 2022. (Per gentile concessione dell’editore) Nell’ottobre 1922 la democrazia italiana collassò. Benito Mussolini e i fascisti conquistarono il potere con la marcia su Roma senza trovare grandi ostacoli perché l’intera architettura dello stato liberale cedette fragorosamente, aprendo le porte agli autori di un auten

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