L’onore e il rispetto in questa storia c’entrano poco. Nella saga criminale della ‘ndrangheta si riduce tutto a potere, denaro, convenienza, doppiogiochismo, trattative, infedeltà nei confronti dello stato. E segreti, molti segreti, ben custoditi. L’inchiesta realizzata da Domani prova a ricostruire l’origine del sistema, nella sua essenza folkloristica, con un commento sulla musica firmato dallo storico Enzo Ciconte, e nella sua dimensione relazionale con chi governa i territori, con il mer

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I segreti della ’ndrangheta
Servizi, massoneria, rapporti con la mafia siciliana. Dai sequestri di persona e il dialogo con lo stato alle inchieste anni Novanta sul rapporto con la massoneria e la politica. Fino al maxi processo iniziato di recente, istruito dal procuratore Nicola Gratteri. Il viaggio di Domani nelle viscere dell’organizzazione più misteriosa e ramificata nel mondo. Clan che hanno radici antiche, che usano la musica come strumento di propaganda, e costruiscono le relazioni con il potere per affermarsi nel mercato. Una vera holding del crimine, spiega nell’intervista Anna Sergi, professore associato in Criminologia dell’Università dell’Essex
Testi di Attilio Bolzoni, Enzo Ciconte, Enrico Fierro e Giovanni Tizian, elaborazione mappa Filippo Teoldi
22 febbraio 2021 • 10:00Aggiornato, 22 febbraio 2021 • 18:32


