La vera storia della Lega russa

Salvini, Savoini e la Lega di Putin: quando il capitano lodava la flotta russa in Crimea

Il sindaco di Przemysl, Wojciech Bakun, agita una maglietta con Putin davanti a Matteo Salvini\\u00A0(AP Photo/Czarek Sokolowski)
Il sindaco di Przemysl, Wojciech Bakun, agita una maglietta con Putin davanti a Matteo Salvini (AP Photo/Czarek Sokolowski)
  • Il paese e la politica hanno la memoria corta. Gli archivi digitali al contrario custodiscono ogni cosa, a futura memoria. E così scorrendo i lanci delle agenzie di stampa a partire dal 2014 è possibile raccontare la genesi dell’alleanza tra la Lega di Matteo Salvini e la Russia di Vladimir Putin.
  • Sono notizie che in gergo si definiscono di servizio, comunicazioni di viaggi e incontri pubblici o privati del leader leghista nei suoi viaggi all’estero, in particolare a Mosca e nella federazione russa. Ma anche in Crimea dopo l’annessione di Putin. Incontrando personaggi sotto sanzioni.
  • Messe assieme compongono il mosaico dei rapporti con i fedelissimi di Putin, tassello dopo tassello conducono fino all’evento che ha mostrato al mondo quanto il partito del Capitano fosse soggetto alle interferenze del Cremlino: la trattativa dell’ottobre 2018 all’hotel Metropol condotta dall’ex portavoce di Salvini, Gianluca Savoini, per finanziare il partito con denaro russo.

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