La fine dell’Assedio

Per la presa di Mariupol i russi scommettono sul logoramento

Mariupol (AP Photo/Alexei Alexandrov, File)
Mariupol (AP Photo/Alexei Alexandrov, File)

 

  • Seduto davanti al presidente Vladimir Putin, il ministro della difesa russo Sergej Shoigu, che era praticamente sparito dallo scorso 28 febbraio, ha annunciato la conquista di Mariupol, la città portuale sotto assedio dai primi giorni dell’invasione.
  • «Questo è il caso in cui dobbiamo pensare – cioè dobbiamo sempre pensare, ma in questo caso ancora di più – a preservare la vita e la salute dei nostri soldati e ufficiali», ha detto Putin. A Shoigu non è restato che annuire.
  • Nella sua relazione, il ministro della Difesa ha seguito il copione propagandistico recitato dai membri del Cremlino negli ultimi due mesi. Si parla di «liberazione», di rispetto del diritto umanitario e si allude a Mariupol come una città sotto il pieno comando del battaglione Azov, giustificando la cosiddetta «denazificazione» dell’Ucraina.

Seduto davanti al presidente Vladimir Putin, il ministro della difesa russo Sergej Shoigu, che era praticamente sparito dallo scorso 28 febbraio, ha annunciato la conquista di Mariupol, la città portuale sotto assedio dai primi giorni dell’invasione. Ma gli ucraini che difendono la città non si sono ancora arresi e continuano a presidiare l’immensa acciaieria Azovstal, dove secondo stime non confermate sono nascoste tra cunicoli e strettoie tra le mille e le duemila persone. Presentando il

Per continuare a leggere questo articolo