SCENARI

Perché è pericoloso abusare del pensiero geopolitico, specie in tempo di guerra

  • Fra mappe, carrarmatini e conduttori televisivi con in mano la bacchetta, il dibattito sull’attualità internazionale in Italia sembra essersi ridotto alla sua dimensione geopolitica.
  • Ancorato alle presunte auto-evidenze di geografia e storia, il discorso geopolitico (pur ammettendolo raramente) carica di enfasi determinista il realismo politico, dirigendone lo sguardo verso scelte "all’altezza degli interessi in gioco”.
  • Preoccupandosi poco o nulla della propria validazione teorica - il più delle volte liquidata come pedante accademismo - esso si presta eternamente a promuovere se stesso allertando il politico sulle conseguenze che avrà trascurare fattori che, se innescati, potrebbero spalancare le porte degli scenari peggiori.

Fra mappe, carrarmatini e conduttori televisivi con in mano la bacchetta, il dibattito sull’attualità internazionale in Italia sembra essersi ridotto alla sua dimensione geopolitica. L’onnipresente invocazione del “dato geopolitico” rende necessario un chiarimento circa le definizioni e le ipotesi di fondo proprie del pensiero geopolitico, evitando che venga assunto quale metro e misura d’ogni cosa, una sorta di legge di gravitazione della politica internazionale. In assenza delle opportune e

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