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Chiunque abbia con sé un cellulare nell’area del Mediterraneo potrebbe essere presto individuato dall’agenzia europea Frontex, che condividerà queste sue informazioni purre con la Guardia costiera libica. 

Una vera e propria Nsa del Mediterraneo, qualcosa di simile all’agenzia di spionaggio statunitense, è quella che ci racconta Andrea Palladino. Specializzata in intelligence dei segnali. Intercettazioni quindi, scansione di onde radio, fotografie ad alta precisione, ascolto di conversazioni telefoniche, posizionamenti gps, tracciamento di rotte. Questa è la quantità enorme di informazioni che ogni secondo entra nel sistema “Fusion service” gestito da Frontex. L’obiettivo non è di salvare i migranti. Il grande occhio sul Mediterraneo è la lunga mano dell’Europa in grado, silenziosamente, di respingere chi tenta di fuggire dalla Libia. La Nsa del Mediterraneo funziona soprattutto grazie alla partnership con l’industria militare e della sicurezza.

In questa edizione, e in prima pagina, Daniela Preziosi vi dà le novità sul caso Durigon. Che o si dimette o sarà sfiduciato. Movimento 5 Stelle, partito democratico e Leu assicurano che in autunno, alla ripresa, il caso Durigon sarà chiuso, in un modo o nell’altro. E dal Nazareno spiegano che il problema ormai è consegnato al presidente del consiglio Mario Draghi: davvero può Draghi accettare di avere un sottosegretario all’economia che bordeggia l’apologia di fascismo?

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